Continua il viaggio alla scoperta del Palio nel mondo, grazie al contributo di Andrea Corti, appassionato contradaiolo e collezionista, che ci ha aperto le porte della sua cosa per farci scoprire un po’ di storia di Siena e del Palio. Questa volta voliamo a Hong Kong per raccontare una storia davvero curiosa: di quando, dalla passione di due persone, nacque una collezione dedicata ai paggi delle contrade. Facciamo un passo indietro, siamo negli anni ’80 e in provincia di Siena vivono due coniugi nativi di Hong Kong. Passano parte della loro vita a Siena, immersi tra le bellezze mozzafiato della provincia, ma condividendo insieme una grande passione, quella per le armature e costumi della guerra. La loro curiosità, però, spinge i due coniugi a interessarsi sempre più della storia di Siena, della storia del Palio, del perché ogni anno Siena, per 4 giorni, resta coni il fiato sospeso, del perché centinaia di senesi sfilano per le vie del centro con quei costumo sfarzosi, pieni di colori, ma con un ritmo del tamburo e delle armature che richiamano una marcia della guerra. Ebbene, ai due basta respirare una volta quella tradizione secolare che rimangono subito folgorati.
L’idea arriva subito: ma perché non creare una collezione dedicata ai costumi delle contrade? La scommessa è presto fatta e in gioco viene chiamata l’azienda più grande, la vera protagonista nella produzione di queste miniature: la King&Country Soldiers, multinazionale di Hong Kong leader nella produzione di questi soldatini. Da questa scommessa nasce una collezione di 500 serie relative ai paggi maggiori di quattro contrade, ovvero Torre, Onda, Bruco e Lupa.
Il racconto potrebbe essere incredibile, richiamare subito all’importanza del Palio a livello mondiale. Non è così, la motivazione del perché questi signori abbiano voluto creare questa collezione è cinicamente economica: i due appassionati avevano fiutato del business in quella tradizione. Resta però una bella storia di quando il Palio di Siena entrò a far parte delle miniature più famose al mondo, ma la passione e l’amore per il Palio fu riposta in un cassetto. Perché, come piace ripetere sempre ad Andrea: “Questo amore indissolubile, legato ed eterno verso questa cosa chiamata Palio, appartiene solo ai senesi”.
Niccolò Bacarelli
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