Per arrivare ad una decisione ci vorranno diversi mesi, anche perche’ si tratta della prima nomina importante del nuovo Csm guidato da David Ermini e in cui la maggioranza dei laici (5 su 8) e’ riconducibile all’area dei partiti di governo. Ma scaduto nel weekend appena trascorso il termine per la presentazione delle domande per l’incarico di procuratore di Roma, a Palazzo dei marescialli si comincerà a ragionare molto prima, sia pure informalmente, sulla scelta del successore di Giuseppe Pignatone, che a maggio lascia la magistratura per raggiunti limiti di età . Sono tredici i magistrati che si sono candidati: c’è anche Salvatore Vitello, Procuratore di Siena.
Tra di loro il primo per anzianità professionale e’ il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi. La sua domanda era attesa e viene già considerato tra i “papabili”. Esponente di Magistratura Indipendente, la corrente piùmoderata delle toghe, Lo Voi, che ha 62 anni, guida la procura di Palermo dal dicembre del 2014. E’ passata anche dalle sue mani l’inchiesta che ora ha portato il tribunale dei ministri di Catania a chiedere l’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini per il caso della Nave Diciotti. Nella rosa dei favoriti potrebbero entrare anche, secondo il tam-tam delle prime indiscrezioni, anche il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo e il Pg di Salerno Leonida Primicerio, entrambi di Unicost, il gruppo di centro dei magistrati. Ma allo stato si tratta di pure ipotesi, visto che non c’e’ stato ancora un confronto tra chi dovrà decidere e che tra i candidati c’ e’ anche un magistrato di punta della procura di Roma: il procuratore aggiunto Michele Prestipino, che guida la Direzione distrettuale antimafia della capitale e ha un rapporto molto stretto con Pignatone. In corsa ci sono in tutto 7 procuratori: oltre a Lo Voi e Creazzo, i capi delle procure di Siena (Salvatore Vitello), Frosinone (Giuseppe De Falco), Velletri (Francesco Prete), Ravenna (Alessandro Mancini) e Campobasso (Claudio Di Ruzza). E tre procuratori generali: oltre a Primicerio , i Pg di Firenze (Marcello Viola) e Lecce (Antonio Maruccia). E ancora, due magistrati attualmente fuori ruolo: Cuno Tarfusser, vice presidente della Corte penale internazionale e Giuseppe Corasaniti, capo del Dipartimento Affari di Giustizia al ministero di via Arenula. Tra i concorrenti non c’e’ invece nessuna donna, a riprova di come sia ancora aperta la questione femminile in magistratura.