La gente si domanda: ma allora, questi steward donati al Comune dalle Contrade ci saranno davvero a regolare entrata/uscita in Piazza, a chiudere ed aprire gli sprangati, ad aiutare il deflusso e ad dirimere eventuali… incomprensioni ?
Nella mente di qualcuno la risposta è affermativa, ma di dubbi ce ne sono, eccome!
Le Contrade se la sentono di piazzare loro contradaioli a fare le “sentinelle” anziché avere tutti i loro giovani in “gruppo”?
Si ritiene davvero utile affidare un compito così delicato a chi, è un valore positivo, fa della fazione contradaiola un credo profondo?
E se ci scappa il “fronteggiamento” (magari di quelli ammessi anche dal Sindaco in quanto storicamente riconosciuti) e a qualcuno di loro viene la voglia di partecipare… che succede? Scatta l’art. 101 in quanto soggetti forniti dalle Consorelle e quindi esse stesse corresponsabili?
E poi: i corsi formativi chi li fa e chi paga? E agli steward viene riconosciuto un compenso? Se sì è uguale alla retribuzione percepita da quelli fin qui utilizzati?
Più in generale: perché il Comune, seppure in piccolissima parte, vuole coinvolgere le Contrade nella gestione del Palio? Le due entità, pur in stretta cooperazione, dovrebbero mantenere ben separati ruoli e competenze.
Insomma a chi è lontano dalla stanza dei bottoni appare incomprensibile la ratio di questa iniziativa. Disponibili, in assoluta buona fede, ad accettare credibili spiegazioni.
Senio Sensi