Il puntaspilli: TAV in salsa senese. O cinese?

Una volta, i nostri vecchi, parlavano di “pericolo giallo”; oggi sembra che il  cinese e l’asiatico in generale possa rappresentare la nostra salvezza.

Scambi culturali  e visite di cortesia si infittiscono alla ricerca di accordi sempre più significativi in campo socioeconomico e addirittura sportivo.

Si prevedono 400 nuovi arrivi di studenti per imparare lingua e storia del nostro Paese presso l’Università di Stranieri; si favoleggia di grandi investimenti industriali (?) a supporto dei progetti comunali. E non solo.

Forse si tenterà di coinvolgerli anche nella galleria che è nelle intenzioni della Giunta Comunale: da Pescaia a nord perforando strade e passando sotto storici monumenti (peraltro dove sono noti i problemi del terreno che regge poco). Una specie di bis dell’impatto della risalita da Fontebranda a Vallepiatta dove tonnellate di cemento sotterraneo sono state depositate in uno dei luoghi più antichi della città.

Una  sorta di TAV dove però, almeno fino ad oggi, l’UE non ha mandato soldi. Si farà…non si farà..? Di certo a Siena non abbiamo il M5S, per scelta loro (si vede che non li meritiamo…pazienza) e quindi non saremo ossessionati dal tormentone del  rapporto costi/benefici. Ma una riflessione molto più approfondita sarà il caso di farla. Con o senza i cinesi!


Senio Sensi