Il secolo del Barocco a Pontremoli

Se già conoscete ed apprezzate Pontremoli come tappa della Via Francigena e per il suo Museo delle Statue Stele Lunigianesi (misteriose ed affascinanti figure umane maschili e femminili scolpite nella pietra arenaria tra il quarto e il primo millennio avanti Cristo), non potete assolutamente perdervi l’evento di questo fine settimana (6-7 aprile 2024) dedicato al Barocco.

Come ogni anno, chiese e palazzi della città saranno infatti aperti per un evento organizzato da Sigeric – Servizi per il Turismo e dalla Associazione di Turismo Responsabile Farfalle in Cammino, in collaborazione con il Comune di Pontremoli e gli studenti delle scuole della Lunigiana.

Con un biglietto unico da 15 euro (gratuito per chi ha meno di 18 anni) è possibile accedere alla visita dei 5 luoghi simbolo del Barocco a Pontremoli: Palazzo Dosi Magnavacca, Palazzo Ruschi Pavesi, Palazzo Vescovile, Teatro della Rosa e Chiesa di San Giacomo d’Altopascio. Si tratta di visite guidate di circa 20 minuti ciascuno, continuative durante la giornata, che si possono scegliere liberamente, senza una prenotazione anticipata. In più saranno organizzati tour ed eventi speciali per vivere a pieno la Pontremoli Barocca e scoprire altre bellezze della Lunigiana.

Tutti i dettagli sono sul sito (clicca qui).

Se invece non conoscete ancora Pontremoli – e non potete magari partecipare a questo evento – vi suggerisco un’altra possibilità: ogni sabato mattina le guide turistiche abilitate di Sigeric organizzano un tour alla scoperta del Secolo d’Oro della città (fra metà dei Seicento e metà del Settecento) con un itinerario che parte da Piazza Duomo, con la visita alla Cattedrale di Santa Maria Assunta – i suoi stucchi bianchi e dorati e la Madonna del Popolo, protettrice di Pontremoli – prosegue con la chiesa di San Geminiano e le sue originali “quadrature”, ovvero decori architettonici dipinti, ed arriva a Palazzo Dosi Magnavacca (dove si possono ammirare la galleria, il grande appartamento di rappresentanza ed il salone) ed a Villa Dosi Delfini, considerata il capolavoro assoluto del Barocco pontremolese, grazie agli audaci trompe l’oeil di Francesco Natali e alle figure raffinate di Alessandro Gherardini.

Roberto Guiggiani