Con l’imminente arrivo dell’estate, si parla sempre più di viaggi e di mete turistiche da esplorare. Per chi volesse viaggiare fuori dall’Italia e dall’Europa, però, è consigliato informarsi sull’eventuali vaccinazioni da effettuare, in quanto non tutti i paesi del mondo hanno raggiunto i nostri livelli di salubrità pubblica e quindi potrebbero essere luoghi dove è possibile infettarsi con malattie da noi inesistenti o scomparse.
Elisa Llorente Pastor, scientist di VisMederi, società di ricerca e servizi qualificati che opera nel campo delle Scienze della Vita e della Sanità Pubblica, propone ai nostri lettori alcune informazioni utili per la preparazione di un viaggio fuori dall’Europa.
Quali sono le malattie infettive di potenziale rischio per i viaggiatori?
«C’è, per esempio, la malaria, che è diffusa in 95 paesi del mondo. L’antrace, invece, si trova in Africa e nei Caraibi. Si trasmette grazie al cibo contaminato. La dengue, che si diffonde attraverso le punture delle zanzare, è presente nelle zone tropicali. Oltre a queste, esistono altre malattie per cui c’è la vaccinazione obbligatoria: la febbre gialla, la poliomelite e la meningite meningococcica».
Quali sono le modalità di trasmissione?
«Le più frequenti infezioni avvengono per via oro-fecale, quindi attraverso acque e cibi contaminati. Ci sono poi le malattie che si trasmettono attraverso il suolo o l’aria e quelle zoonotiche, cioè che usano vettori animali (tipo le zanzare)».
Che cosa dobbiamo fare prima di viaggiare?
«E’ fondamentale conoscere le caratteristiche del paese ospitante. Le informazioni utili si possono trovare sia sul sito del Ministero della Salute sia su quello dell’ambasciata del posto che vorremmo visitare. E’ consigliato poi rivolgersi al proprio medico di base per sapere quali eventuali vaccinazioni dovrebbero essere fatte».
Quanto tempo prima del viaggio dobbiamo controllare queste cose?
«In genere, dalle quattro alle otto settimane prima, in modo tale che il vaccino induca una risposta immunitaria efficace».
Quali sono i vaccini obbligatori e quali raccomandati?
«Per gli operatori sanitari e i lavoratori che si recano in zone colpite da disastri, è consigliato vaccinarsi contro il colera. Per chi, invece, si vuole recare in Asia nella stagione delle piogge, sarebbe opportuno fare il vaccino contro l’encefalite giapponese. Restare più di un mese in zone come l’India o il Vietnam , dovrebbe portare all’idea di vaccinarsi contro la febbre tifoide. Queste che ho elencato, sono alcune vaccinazioni consigliate. I vaccini obbligatori sono, per l’ingresso in certi paesi, quelli contro la febbre gialla e la poliomelite. Chi avesse voglia di fare il pellegrinaggio alla Mecca, è tenuto a vaccinarsi contro la meningite meningococcica».
Se, per questioni di età o condizione fisica, fosse impossibile vaccinarsi, che cosa dovremmo fare?
«La cosa fondamentale che resterebbe da fare, sarebbe l’adozione di norme igieniche appropriate per evitare il contatto oro-fecale. Quindi, dovremmo controllare che, per esempio, i cibi siano ben cotti e che l’acqua sia pulita e imbottigliata. Poi, bisognerebbe evitare il contatto con le zanzare. Per entrare in una nazione che prevede l’obbligo vaccinale, è necessario chiedere l’esenzione medica».
Per viaggiare nel territorio europeo sono richiesti vaccini?
«No, perché, per esempio, la malaria è stata debellata ufficialmente in Europa nel 2016, quindi non c’è bisogno di alcuna vaccinazione».
Emilio Mariotti
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