Tanti piccoli – grandi cambiamenti a Siena per quanto riguarda gli immobili. In particolare due sono le variazioni di destinazione che caratterizzeranno i prossimi mesi, cui si aggiunge anche la decisione di ampliare il palazzo che ospita la Fondazione Tls.
Il consiglio comunale, nell’ultima seduta, ha infatti approvato lo schema di convenzione per il recupero e trasformazione del complesso immobiliare dell’ex Cinema Teatro Impero. Il documento fra la società Cinema Teatro Impero e l’Amministrazione comunale rappresenta l’atto propedeutico al rilascio del permesso di costruire.
“L’atto – come ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti – consente il rilascio del permesso per la riqualificazione funzionale di una struttura rimasta inutilizzata da anni e in completo stato di abbandono. Il progetto prevede la realizzazione, al posto del cinema, di un nuovo stabile a corte, oltre al recupero di alcune strutture sul retro dell’isolato e un parcheggio interrato privato a servizio delle residenze”. “Abbiamo dato seguito a quanto già previsto nel precedente Regolamento urbanistico – ha proseguito – prevedendo, quindi, una convenzione che permetta la destinazione dei proventi della monetizzazione degli standard urbanistici al miglioramento delle infrastrutture, in quanto trattandosi di un intervento in aree prossime al centro storico già edificate, non è stato possibile individuare ulteriori zone per le necessarie opere di urbanizzazione. Ragioneremo su soluzioni alternative nel nuovo Piano urbano della mobilità che possano, comunque, garantire la fruizione dell’area, la sosta e lo scorrimento del traffico; saranno soluzioni che richiederanno attente verifiche e una interlocuzione con i residenti”.
In totale verranno realizzati 18 nuovi appartamenti, per circa l’88% della SUL, e una unità immobiliare destinata a uso commerciale, per il restante 12%, che sorgeranno su una superficie complessiva di 1694,67 mq .
Tls. L’assemblea consiliare ha approvato anche l’intervento di ampliamento dell’edificio del Medicine Research Center, situato in strada del Petriccio e Belriguardo, della Fondazione Toscana Life Sciences (TLS). “La necessità di ampliare gli spazi operativi di TLS nasce dalla considerazione che l’evoluzione degli studi e il successo di alcune delle aziende incubate ha creato un ulteriore fabbisogno di superfici da dedicare alle attività di ricerca e sviluppo” come ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti. L’intervento proposto che consiste in un ampliamento volumetrico all’edificio esistente, esterno alla sagoma, senza cambiarne la destinazione d’uso, o aumento di superficie coperta dell’immobile, né riduzione di superfici permeabili, bensì una realizzazione in sopraelevazione rispetto alla struttura esistente, prevede, come ha precisato l’assessore <<la possibilità di derogare allo strumento urbanistico generale, trattandosi di un’area già destinata a funzioni pubbliche o di interesse pubblico, e non in contrasto con il Piano Strutturale”. “L’obiettivo dell’Amministrazione è valorizzare ulteriormente il grande impegno di TLS verso la ricerca in campo biomedico, facilitando il processo di start up di impresa nel settore delle biotecnologie. La deroga concessa permetterà alla Fondazione di creare ulteriori spazi per il bio incubatore, offrendo ulteriore supporto in ambito industriale, scientifico e di business development. Intendiamo, tuttavia, precisare che la funione e l’attività esercitata di interesse pubblico sono imprescindibili e su questo chiederemo un impegno vincolante alla Fondazione TLS”. I lavori consisteranno nell’ampliamento dell’edificio per una superficie utile lorda di 274 mq, un volume di 926 mq, pari al 5,40% di quello già esistente. Il testo è stato arricchito da un emendamento, approvato dall’aula, presentato dal consigliere Maurizio Forzoni (Fratelli d’Italia), presidente della Commissione Assetto del Territorio, in cui viene precisato che “a porzione in ampliamento, oggetto della deroga, potrà essere utilizzata esclusivamente per attività di ricerca scientifica. Infatti, il rilascio del permesso rimane subordinato alla sottoscrizione di un apposito atto unilaterale obbligatorio che impegni la Fondazione TLS a confermare l’obiettivo di mantenimento del progetto presso la struttura e a intraprendere tutte le azioni funzionali al permanere dell’interesse pubblico”. “L’atto prevederà, inoltre, l’impegno inderogabile della Fondazione TLS a ripristinare a propria cura e spese la situazione dell’immobile, eliminando il manufatto oggetto della deroga, e riportando la struttura alla situazione originaria, qualora per qualsiasi motivo dovesse venire meno l’attività di interesse pubblico”.
Vico Alto. L’immobile degli ex uffici finanziari situato nel quartiere di Vico Alto è stato al centro di un’interrogazione del consigliere Alessandro Masi (PD). Masi ha sottolineato come ” il complesso immobiliare in questione, di proprietà demaniale, da quasi un anno è stato liberato senza che se ne conoscano prospettive di destinazione e utilizzo”. La struttura che un tempo ospitava la sede dell’Agenzia del Territorio e della Direzione Territoriale dell’Economia e Finanze “oggi è abbandonata a se stessa, con spazi vuoti e inutilizzati che rischiano di diventare un fattore di degrado per la zona; se invece venisse recuperata, valorizzata e destinata a un uso pubblico, potrebbe rappresentare una risorsa per il contesto urbano del quartiere di Vico Alto”. Il consigliere ha chiesto al Sindaco “se l’amministrazione comunale è a conoscenza della situazione dell’immobile, e se ritiene opportuno aprire un dialogo con il Demanio per individuare percorsi di destinazione e di utilizzo che, oltre a scongiurare uno stato di potenziale degrado, possano apportare un valore aggiunto per tutta la zona e per la qualità urbana”. “E’ una situazione ben nota all’Amministrazione”, ha risposto l’assessore all’Urbanistica ed Edilizia privata Francesco Michelotti. “Il complesso immobiliare è vuoto e libero da tempo, e il ragionamento e la discussione sul suo impiego, possibile utilizzo e destinazione è iniziato da mesi. Concordiamo perfettamente sul fatto di scongiurare il degrado dettato dall’abbandono, valorizzando l’immobile in maniera adeguata. Per farlo, però, dobbiamo agire non a compartimenti stagni bensì armonizzando lo sviluppo urbano dell’area, in modo che il recupero e la nuova destinazione rappresentino un tassello della crescita di Vico Alto. In sintesi il lavoro che siamo chiamati a svolgere è sul Piano Operativo”. Michelotti, dopo aver informato l’aula dell’incontro tenuto con i rappresentanti del demanio lo scorso 13 dicembre, dal quale non è emersa, a differenza di altre situazioni, la volontà di trasferire al Comune questa struttura, ma solo di volerne conoscere la futura destinazione d’uso, ha fatto presente l’interessamento, esternato da alcuni privati, ad acquistare l’immobile per destinarlo ad un centro residenziale per anziani. “La proposta è al vaglio del Comune e siamo ben disponibili a valutarla, questa come altre, all’interno del Piano Operativo”, ha concluso l’assessore. Masi si è detto “soddisfatto dell’attività dell’Amministrazione su un punto così delicato e strategico per il quartiere di Vico Alto e per tutta la città perché quelle che saranno le determinazioni del Demanio dovranno tenere conto della programmazione urbanistica del Comune” perché “per animare e rendere vivibile un quartiere c’è la necessità che siano presenti quelle funzioni che rappresentano un elemento attrattore e animatore del quartiere”. Infine Masi ha “raccomandato” all’Amministrazione di “seguire con attenzione questa vicenda” ed avere “un ruolo da protagonista nel governare questa vicenda” per salvaguardare “la qualità della vita dei cittadini residenti”.
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