Lotta attiva Agli Incendi Boschivi: dipartimento della Protezione Civile, Vigili del fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile e del comando generale dell’Arma dei Carabinieri snocciolano i numeri e le forze a lavoro.
“La suddivisione di competenze tra lo Stato e le Regioni in materia di tutela del patrimonio boschivo e di lotta attiva contro gli incendi boschivi non risulta mutata; mentre tali competenze restano prioritariamente affidate alle Regioni, allo Stato continua a spettare in via sussidiaria il concorso alla lotta attiva agli incendi boschivi attraverso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e l’Arma dei Carabinieri, per le connesse attività di prevenzione e repressione”.
E’ attraverso una nota ufficiale e congiunta che il dipartimento della Protezione Civile, il dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile e il comando generale dell’Arma dei Carabinieri precisano quali siano i numeri e la situazione reale in Italia, alla luce dei moltissimi interventi di lotta attiva agli incendi boschivi per il 2017. Anche per screditare quelle che sono notizie non veritiere o incomplete, spesso diffuse attraverso i social, sui ruoli e sull’attività.
“Il Dipartimento della Protezione Civile coordina il concorso aereo statale attraverso il Centro operativo aereo
unificato (Coau), a cui contribuiscono anche componenti della Difesa attraverso propri mezzi aerei.
Per quest’ultima attività sussidiaria – spiega ancora la nota ufficiale – , oltre ai 16 Canadair, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha messo a disposizione del Coau 15 elicotteri per la campagna antincendi boschivi (AIB) 2017, utilizzando in parte elicotteri provenienti dall’ex Corpo Forestale dello Stato, in parte mettendo a disposizione propri velivoli, compensando i mezzi ex Cfs in fermo manutentivo obbligatorio per la sicurezza del volo; attività queste ultime legate esclusivamente ad aspetti tecnici e indipendenti, perciò, dal provvedimento di accorpamento del Corpo Forestale.
Anche in virtù di tale sforzo il Coau oggi vanta una delle maggiori flotte di cui abbia potuto disporre nell’ultimo decennio, a cui contribuisce per circa l’80% il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
I velivoli del Corpo hanno effettuato dal 15 giugno ad oggi più di 2 mila ore di volo, a fronte delle 509 dello scorso anno, e più di 11 mila lanci d’acqua, a fronte dei 2 mila e 500 circa dello stesso periodo del 2016.
Naturalmente, oltre a ciò, il Corpo Nazionale svolge un essenziale ruolo di concorso nelle attività di spegnimento, anche per l’indirizzamento degli interventi aerei, grazie all’avvenuta formazione di quasi 800 unità di personale per l’esercizio della funzione di Direttore delle operazioni di spegnimento (D.O.S.); inoltre, per il tramite di apposite convenzioni con alcune Regioni, si è provveduto ad implementare ulteriormente il dispositivo a terra, con la predisposizione di squadre dedicate.
A partire dal 15 giugno scorso sono stati effettuati più di 22 mila interventi, a fronte dei circa 14 mila dell’analogo periodo dello scorso anno.
Alla composizione della flotta nazionale concorrono altre forze dello Stato, tra cui l’Arma dei Carabinieri che ha già fornito 3 elicotteri (da lunedì prossimo diverranno 4) che, pur impiegati in via ordinaria in molteplici attività a tutela dell’ambiente, sono stati temporaneamente destinati anche a quella di spegnimento in virtù dell’eccezionale situazione in atto.
L’Arma dei Carabinieri, grazie alle accresciute competenze e risorse acquisite con l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato, ha intensificato la prevenzione e repressione dei reati a danno del patrimonio boschivo.
Tutti i comandi dell’Arma, territoriali e della Specialità forestale sono stati, infatti,per tempo indirizzati alla sorveglianza per il contrasto agli incendi boschivi nei servizi di controllo del territorio, specie nelle aree rurali e montane, per diramare prontamente i conseguenti allarmi e assicurare i primi interventi.
Dal 1 gennaio 2017 i soli Carabinieri della Specialità forestale hanno eseguito 4.836 controlli per la prevenzione degli incendi boschivi, con un incremento rispetto all’anno precedente del 41%, giunto nel mese di giugno a oltre il raddoppio (da 742 a 1.724).
Nel campo della repressione dall’inizio dell’anno sono state effettuate, in varie zone d’Italia, per il reato di incendio boschivo 364 denunce e si è proceduto ad 11 arresti, di cui 5 nel solo mese di luglio”.