Il condizionale è d’obbligo ma sempre più forti sono i rumors secondo i quali l’avvocato Luigi De Mossi, sindaco di Siena, sarebbe pronto a fare un passo indietro sulla difesa di Andrea Bellandi che risulta al momento tra i 12 indagati nella maxi inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza su un giro di riciclaggio internazionale.
Raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione per rilasciare un commento a caldo sulla vicenda, nella giornata di lunedì, il sindaco aveva dichiarato: “Riciclaggio internazionale e corruzione? Io sono per il principio di non colpevolezza, in primis per la mia professione. Quando le polveri si abbasseranno e avremo in mano la documentazione relativa su fatti, riusciremo a comprendere la portata di questa indagine” aggiungendo che era stato nominato difensore di uno degli indagati, Bellandi.
Da quelle dichiarazioni ad oggi, mentre scriviamo, la città si è posta una sola domanda: “Perché il sindaco lo fa?” arrivando poi a commenti e conclusioni personali che animano non poco le discussioni di questi giorni. E sono state tante le reazioni politiche in merito, anche – parlando ovviamente delle opposizioni – con parole forti. Come forti sarebbero state le pressioni politiche sul primo cittadino, che avrebbero portato alla base di questa decisione.
Cosa sia passato in mezzo a tutto questo, anche tra legale e assistito, non si sa ma sembra che sia certa la rinuncia della difesa dell’indagato da parte dell’avvocato De Mossi. Notizia che potrebbe essere resa nota in giornata.
Katiuscia Vaselli