
Intesa non si nasconde ed in conferenza parla di “una vera fase due” della propria attività: dopo aver varato il piano industriale il consorzio infatti ha ottenuto la richiesta dai suoi soci, i comuni della Toscana del sud, di dare il via al progetto “Intesa energetica” ed assisterli nel percorso della transizione.
Oggi la società ha siglato i primi due accordi di partnership per un progetto pilota che coinvolgerà i territori azionisti, tra cui quelli senesi. Ad apporre la firma Chianciano Terme e Colle Val d’Elsa.
Protagonista del progetto anche l’Università di Siena, con uno di stage con la dottoranda Emanuela Rassu. La ragazza fornirà indicazioni tecniche, economiche, sociali e informazione sulle opere da farsi ai vari comuni, per seguire un corretto percorso verso la transizione energetica.
“Abbiamo deciso di mettere a disposizione dei comuni un primo quadro di interventi. Forniremo uno studio e un piano preliminare per la transizione energetica. Saranno i sindaci e i rispettivi consigli comunali a decidere la strategicità rispetto al piano e a individuare le opere da realizzare”, spiega il presidente di Intesa Andrea Rossi.
Nelle parole di Piero Pii, primo cittadino colligiano, anche un appunto sull’importanza della rigenerazione urbana e sulla transizione per la candidatura della sua città a capitale italiana della cultura: “La questione riguarda tutta la parte pubblica della nostra città: i musei, le scuole, gli edifici pubblici, il patrimonio abitativo. E a questo si aggiunge il collegamento con il mondo privato, con tutte le famiglie e con la questione della povertà energetica”.
“Con il programma di mandato ci siamo impegnati nella creazione di nuovi modelli di economia sostenibile basati sulla generazione distribuita – dice invece il primo cittadino di Chianciano Terme Grazia Torelli-, sul consumo consapevole di energia e sul contrasto alla povertà energetica, nonché come efficace contributo al conseguimento degli obiettivi fissati dalla Commissione Europea di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 per rispondere ai cambiamenti climatici in atto e mitigarne e gestire gli effetti”.
Per sostenere i due progetti pilota è stata sottoscritta anche una convenzione con lo studio di ingegneria Renerwave che potrebbe prevedere il coinvolgimento in tirocini formativi di studenti dell’Its Energia e Ambiente.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi