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Isolamento fiduciario in albergo per chi arriva da Paesi a rischio

Rientrare in Italia in sicurezza. Per sé e per gli altri. Non hanno alcun obbligo una serie di lavoratori e di personale della sanità nonché chi si sposta da e per gli Stati dell’Unione Europea (tranne Romania e Bulgaria), negli Stati parte dell’accordo di Schengen, in Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano e nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Per tutti gli altri ci sono obblighi precisi. La persona deve compilare un modulo elettronico presente sul sito della Regione Toscana: https://www.prevenzionecollettiva.toscana.it/welcome/pages/segnalazione_estero.html-

Se ne ha le condizioni, può utilizzare il suo domicilio abituale per l’isolamento fiduciario. In caso contrario può fare richiesta per una camera in un albergo individuato dalla Asl, che farà ricorso ai normali alberghi visto che le persone interessate saranno solo da sottoporre a sorveglianza e finiranno quindi in “isolamento fiduciario”. Strutture ricettive che non sono qualificate come “alberghi sanitari” e che quindi devono avere solo le caratteristiche per l’esercizio di questa attività. In collaborazione con le Prefetture, l’Asl attiverà, se ce ne saranno le condizioni, anche punti di accoglienza in città dove arrivano bus provenienti da paesi dai quali è particolarmente consistente il numero di lavoratrici e lavoratori che hanno occupazione in Italia.
La persona vivrà in isolamento all’interno dell’albergo per 14 giorni: non potrà ricevere visite né recarsi negli spazi comuni. La sua camera sarà costantemente sanificata e riceverà assistenza sanitaria sia diretta con le Usca sia indiretta con il telefono. Sarà sottoposta, qualora si dichiari disponibile, a tamponi alla fine del periodo.
L’Asl ha in fase di pubblicazione il bando di ricerca di mercato per convenzionarsi con gli alberghi che saranno interessati.

Gennaro Groppa

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