Di tutte le chiese simbolo del territorio senese fuori dalla cinta muraria, Santa Maria di Vitaleta rimane forse la più fotografata. La cappella della Madonna si trova su una strada sterrata che collega Pienza a San Quirico d’Orcia ed è posta sotto tutela dall’Unesco. Con la sua facciata bianca, i suoi cipressi laterali, immerso nello spazio morbido e surreale delle colline della val d’Orcia. Nei suoi dintorni solo qualche podere e qualche filare di cipressi interrompono il silenzio e la magia di questo luogo unico.
Pochi però sono a conoscenza di una cosa molto importante: questa chiesa, ormai chiusa da molto tempo, è un capolavoro di un architetto senese. La struttura, di probabile origine tardo-rinascimentale, è ricordata per la prima volta in un documento del 1590.
Tra il 1859 e il 1861 a causa di una serie di forti scosse sismiche di magnitudo calcolato tra il 4.5 e il 4.8 della scala Richter, l’edificio fu dichiarato pericolante e venne in seguito riprogettato sia esternamente che internamente dall’architetto Giuseppe Partini nel 1884, ispirandosi a modelli cinquecenteschi.
Questa chiesa era rinomata per custodire al suo interno una statua raffigurante la Madonna risalente all’epoca rinascimentale scolpita dall’artista Andrea della Robbia.
Una storia paesana poco conosciuta anche agli stessi senesi narra che i torno al 1650 un giovane pastore passando di lì con le sue pecore si fermò a bere nel vecchio pozzo adiacente alla chiesa, calò giù il grande secchio di legno ma esso vi rimase incastrato. Iniziò a tirare con tutta la sua forza fin quando riuscì a tirarlo fuori. Al suo interno vi trovò la statua della Madonna forse gettata nel pozzo da qualche brigante. L’acqua per molto tempo fu considerata miracolosa e le persone del paese e i pellegrini visitatori andavano a berla attingendone direttamente dal pozzo, o riempiono bottigliette da portare via come simbolo di devozione e benedizione!
Il culto della Madonna di questa chiesa si sviluppò talmente tanto che fu indetta, ogni prima domenica di Settembre, una festa in suo onore.
La statua la potete ammirare all’interno dell’omonima chiesa nel paese di San Quirico d’Orcia.
Articolo e Foto: Gabriele Ruffoli