Si conclude oggi con l’ultimo giorno di degustazioni alla Chianti Classico Collection, la settimana delle Anteprime Toscane, che coinvolge tutte le denominazioni toscane.
L’evento si svolge normalmente a febbraio, con l’uscita delle nuove annate sul mercato, ma quest’anno ha subito uno slittamento a maggio ed un cambiamento modulare, in adeguamento alle norme di prevenzione per la diffusione del Covid.
La nostra redazione ha partecipato a Firenze alle degustazioni del Chianti Classico, uno dei vini più importanti del nostro territorio e della nostra città, che oggi è presente in ben 150 paesi al mondo. Quest’anno la Chianti Classico Collection si è trasformata in Chianti Classico Connection; grazie alla tecnologia digitale, gli eventi di degustazione delle anteprime raggiungeranno virtualmente altre 5 città nel mondo: New York, Chicago; Londra, Tokio e München. Il Gallo Nero ha avviato l’inizio del 2021 in maniera molto positiva, segnando un +31% di bottiglie vendute (circa 11 milioni), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Numeri che si confermano maggiori anche rispetto al 2019.
Se durante il primo anno della pandemia (2020), il consumo dei vini del Gallo Nero ha registrato una perdita contenuta (-8%), nonostante le note difficoltà del canale HoReCa, l’apprezzamento dei consumatori anche sui mercati internazionali è stato confermato nel 2021, con la presentazione delle nuove annate, il Chianti Classico 2019, i Chianti Classico Riserva e Gran Selezione 2018.
Un trend che potrebbe rivelarsi ancora in ascesa con la graduale riapertura dei ristoranti e del turismo a livello nazionale e internazionale. La degustazione riservata alla stampa si è tenuta nella splendida cornice del chiostro del Museo del Santa Maria Novella, dove all’aperto sono state allestite le postazioni riservate alla stampa, con il servizio dei sommelier, e dove era possibile assaggiare più di 400 etichette di Gallo Nero, nonché una quarantina di Vin Santo DOC e anche alcuni Olio DOP. Abbiamo colto l’occasione per scoprire un po’ le nuove annate entrate in commercio del Chianti Classico e possiamo affermare che sia l’annata 2019 che la 2018 seppur diverse ci hanno convinto molto. La 2019 in generale si presenta molto elegante, fruttata floreale e ben equilibrata, sembra pronta da bere già da adesso. Ideale a tutto pasto o anche come aperitivo. Anche l’annata 2018 presenta delle note molto fruttate ed eleganti, ma la prevalenza più marcata dei tannini, fa presagire che il vino possa essere bevuto un po’ più avanti nel tempo, è perciò preferibile abbinarla a piatti più strutturati o di carne.
Vi riportiamo di seguito alcuni assaggi da noi effettuati in ordine di preferenza. Chianti Classico 2019: Fattoria San Giusto a Rentennano; Querceto di Castellina; Castello di Ama; Castello di Monsanto; Badia a Coltibuono. Sono state inoltre assaggiate in ordine alfabetico: Bibbiano, Castello di Volpaia, Isole e Olena, Mori Concetta-Morino, Riecine, San Fabiano Calcinaia. Chianti Classico 2018:Il Molino di Grace; Castello La Leccia; Fontodi; Ormanni. Sono state inoltre assaggiate in ordine alfabetico: Cafaggio, Casaloste, Concadoro, Fontodi-Filetta di Lamole, Lecci e Brocchi, Nittardi Casanuova Vigna Doghessa, Principe Corsini – Villa Le Corti, Vigna Maggio – Terre di Prenzano. Chianti Classico Riserva 2018: Fattoria di San Giusto a Rentennano – le Baroncole. Sono state inoltre assaggiate in ordine alfabetico: Felsina – Rancia, Poggerino – Bugialla.
Stefania Tacconi