La Festa della legalità anima nuovamente Suvignano, la tenuta tra Murlo e Monteroni d’Arbia confiscata all’imprenditore affiliato alla Cosa nostra Vincenzo Piazza, che la Regione, assegnataria dell’immobile, gestisce con la controllata Ente Terre toscane.
Stavolta è stata anche una giornata di sport, con la prima edizione della Corsa della legalità, curata da Mens Sana runners e Uisp Siena atletica leggera, che si sta sviluppando nell’area della azienda agricola.
Il primo evento si è svolto stamattina con il dialogo tra il cardinale e arcivescovo di Siena Augusto Paolo Lojudice ed il campione olimpionico e cavaliere della Repubblica (“per il suo impegno nella promozione di legalità e nel contrasto all’emarginazione sociale”) Rachid Berradi.
“Il mio percorso, prima da atleta e poi da operatore impegnato nel sociale, è quello di trasmettere i valori dello sport e portarli nelle periferie della mia Palermo”, ha detto quest’ultimo ai giornalisti. “Oggi parliamo ai giovani. E Suvignano è una realtà viva e concreta, una realtà di un bene confiscato alla mafia”, conclude.
“Ho intuito immediatamente – ha sottolineato Lojudice – il valore evocativo di questa tenuta e incontrarsi qui, soprattutto con i giovani e con persone che nelle loro attività hanno scelto di lasciare un contributo importante mettendo al servizio degli altri la loro reputazione”.
A rimarcare l’impegno della Regione l’assessore alla legalità Stefano Ciuoffo, secondo cui ammonteranno a due milioni di euro gli investimenti per “lavori che consentono di godere di parte delle strutture e del patrimonio” che “progressivamente metteremo in ordine”.
Parole che fanno eco a quelle di Giovanni Sordi, direttore di Ente Terre toscane: “intendiamo sviluppare Suvignano e renderla fruibile per l’agricoltura della Regione”, la sua promessa.
Il compito di declinare gli obiettivi dell’azienda agricola è invece dell’amministratore unico Giovanni Mottura: “dobbiamo rafforzare l’agricoltura e trovare nuovi sbocchi per allungare le filiere, magari cercando di realizzare prodotti che qui ancora non riusciamo”.
Tra i sostenitori dell’iniziativa anche Sei Toscana ed Estra. “Questo evento rappresenta un’importante occasione per riaffermare il nostro impegno non solo nei servizi di tutela ambientale del nostro territorio, ma anche a sostegno delle comunità che lo animano”, la puntualizzazione del presidente del gestore dei rifiuti Alessandro Fabbrini.
Francesco Macrì, presidente di Estra, evidenzia che “essere al fianco di un evento che promuove la cultura della legalità e della partecipazione attiva dei cittadini alla vita della comunità, per un’azienda come la nostra, fortemente legata al territorio, è doveroso”.
MC
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