“Quando si parla di sanità pubblica, è fin troppo facile pensare alla malasanità. I fatti di cronaca non aiutano e, come si sa, le notizie cattive hanno molto più seguito rispetto a quelle buone. Eppure è da evidenziare con forza quanto sia l’impegno della sanità pubblica – delle persone, dei professionisti in primis – affinché il paziente sia ancora, come deve essere, al centro assoluto delle cure.
E quando purtroppo ci si trova ad affrontare in prima persona un problema grave di salute si fanno davvero i conti con tutto: con la burocrazia, con le aziende, con un tempo sospeso, con i silenzi, soprattutto con l’angoscia che si vive quotidianamente per il nostro familiare. Ma ci sono loro, le persone, le stesse che pochi giorni fa sono state premiate come eccellenza- Siena è la prima Provincia Angels in Toscana e seconda in Italia – . Si tratta di un riconoscimento che premia il lavoro svolto dalla Azienda ospedaliera universitaria senese con il policlinico Le Scotte, dal 118 della Asl Toscana Sud Est (in questo caso in relazione a un progetto con le scuole primarie) per assicurare esiti migliori ai pazienti colpiti da ictus.
“Nell’area vasta ci troviamo annualmente ad affrontare oltre 2mila ictus – aveva commentato nell’occasione Rossana Tassi, direttore della Stroke Unit delle Scotte – e di conseguenza è fondamentale creare una rete affinché il servizio per i nostri sia efficiente. Il lavoro multidisciplinare tra ospedali e territorio è fondamentale anche per una questione logistica, poiché quando ci si trova di fronte ad un caso di ictus serve agire tempestivamente e diventa importantissima la connessione tra cittadino, 118 e ospedale”.
Ecco, le parole della dottoressa Tassi raccontano alla perfezione tutto ciò che noi intendiamo racchiudere in un “grazie” enorme alla Stroke Unit diretto dalla dottoressa Tassi, alla Medicina interna a indirizzo geriatrico diretta dal professor Pietro Enea Lazzerini, a tutta la Neuroradiologia diagnostica e terapeutica diretta dalla dottoressa Sandra Bracco. Ma anche al personale del CRT della rete riabilitativa dell’Azienda USL Toscana Sud Est che davvero rappresenta il polo di eccellenza toscano per la riabilitazione (fisioterapisti, medici, infermieri), e a tutti quei professionisti che in momenti diversi e a vario titolo ci hanno aiutato ad affrontare la delicata situazione di salute del nostro Franco, colpito lo scorso 13 settembre da ischemia cerebellare.
Sono stai mesi duri, bui, carichi solo di paura e angoscia. Oggi, però, grazie al lavoro di tutta questa rete di professionisti e del lavoro multidisciplinare Franco sta recuperando totalmente, sta bene e virtualmente vogliamo brindare alle eccellenze sanitarie di questo territorio e all’umanità che cura quanto le medicine. Un brindisi alla vita, grazie a tutti voi”.
Famiglia Vaselli
