Chi transita da Poggibonsi sulla vecchia Cassia o anche sulla Siena-Firenze è spesso attratto da un bianco vessillo che sventola in cima a una snella asta oltre i tetti dei palazzi, al di là dei capannoni di alcune fabbriche. I frettolosi e i distratti fanno poco caso a questa cosa ma i curiosi si chiedono spesso che cosa indichi quell’insolita bandiera. Chi conosce un po’ la storia invece è scosso da un fremito quando si accorge che nel campo bianco spicca la croce cavalleresca dell’ordine del tempio e si chiede che cosa ci faccia in quel luogo uno stendardo simbolo di un ordine cavalleresco scomparso da oltre 5 secoli e mezzo coperto ormai dalle nebbie del forzoso oblio a cui fu condannato per lasciare dietro di sé una scia di inquietanti segreti e affascinanti misteri.
Il castello della magione dei templari di Poggibonsi si trova sulla riva del torrente Staggia, a circa tre chilometri dal centro del paese. È costituito da un’antica chiesa e da uno “spedale” per i pellegrini in transito sulla vicina via Francigena.
Le prime notizie certe sulla Magione sono state trovate in un atto del 5 Settembre 1140, con il quale Gottifredo di Arnolfo e Arnolfino di Cristofano, eredi dei fondatori, donarono ”unum hospitalem positum juxta pontem Bonitii”, insieme ad altri casamenti, alle terre e alle vigne, a Rodolfo, abate della potente abbazia di San Michele a Poggio Marturi. I monaci lo affidarono ai Cavalieri del Tempio. Da questo momento il castello della Magione divenne una delle numerose magioni Templi sulla via Francigena e tale rimase fino alla soppressione dell’Ordine, tra alterne vicende tra cui un intervento di papa Gregorio XI che, con una bolla del 1228, ne confermò il possesso ai monaci di Poggio Marturi. La presenza dei Templari è testimoniata da due iscrizioni: una presente su una campana e l’altra su una lapide sepolcrale, recentemente recuperata.
Nel 1312 l’Ordine del Tempio fu soppresso e la Magione, come tutti i beni templari, passò agli Ospedalieri. Successivamente il castello, con il tempo ridotto a podere, è passato in proprietà diverse. Nella seconda metà del Settecento apparteneva al principe don Lorenzo Corsini, che nel 1758 restaurò gli interni della chiesa.
Nella seconda metà dell’ottocento i beni della Magione furono incamerati dalle Regie Possessioni: a causa delle frequenti esondazioni dello Staggia il complesso subì frequenti e pesanti danni e per questo la chiesa fu sconsacrata (nel 1822) e la Magione venduta (nel 1866) dai Corsini, che ne mantennero l’usufrutto.
Tra il 1942 e il 1969 furono tentati alcuni interventi di restauro della chiesa, ma solo dopo l’acquisto, nel 1979, da parte del conte Marcello Alberto Cristofani della Magione, si è dato inizio al difficile lavoro di restauro di tutto il complesso monumentale, sotto il diretto controllo della Soprintendenza ai Monumenti di Siena. Il conte donò il complesso della Magione come dotazione patrimoniale e Sede Magistrale alla Milizia del Tempio, un ordine laicale di tradizione cattolica e di impostazione monastico-militare, riconosciuto canonicamente come associazione privata di fedeli di diritto diocesano.
Entrando all’interno della magione nel pavimento selciato del cortile un lapide con la croce cavalleresca indica il sepolcro dove erano e sono custodite le spoglie degli antichi monaci soldati.
I sotterranei tuttora inesplorati si snodano sotto tutta la costruzione e costruiscono ancora intatti i loro più grandi segreti.
Oggi il castello conserva evidentissimi segni della sua origine romanica, nonostante alcuni adattamenti intervenuti nel corso dei secoli. Nel cortile interno si affacciano le sale dell’antico pellegrinaio e i locali del convento dei Cavalieri-Monaci. Particolarmente interessante è la chiesa, con il titolo di San Giovanni in Jerusalem, in purissimo e inalterato stile romanico. Il restauro ha messo in risalto le volte di influsso borgognone-cistercense; l’altare è della forma più antica delle strutture romaniche; sulla facciata si apre un’originale monofora dentata; l’interno è a una sola navata, terminante in una piccola abside, coperta da tetto a doppio spiovente mascherato dalle volte; un muretto divide l’aula riservata ai cavalieri da quella dei fedeli.
La chiesa è stata benedetta dall’Arcivescovo di Siena, Monsignor Mario Jsmaele Castellano, il 16 Ottobre 1982 e riconsacrata il 19 Settembre 1987 dal Vescovo Ausiliare Monsignor Fernando Charrier. La Penitenzieria Apostolica ha concesso una serie di Indulgenze Plenarie ai cattolici che visitano la chiesa della Magione e per i momenti salienti della vita dei Cavalieri della Milizia del Tempio.
In uno studio del Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università di Buffalo (Stato di New York), il complesso della Magione è stato identificato come il più completo e complesso ospedaliero medievale dell’Europa occidentale. Il 24 Aprile 2012, nell’ambito del progetto “Meraviglia italiana”, il complesso della Magione è stato inserito nella lista delle Mille Meraviglie italiane.
Se avrete la fortuna di capitare alla Magione in un giorno di festa o quando si celebra un rito religioso potrete vedere i nuovi militi aggirarsi fra le grigie mura con bianchi mantelli e la croce vermiglia accompagnati dai rintocchi della campana del castello e allora la suggestione dei templari sarà totale.
Articolo e foto Gabriele Ruffoli
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