La rinascita del Palazzo delle Papesse inizia dall’arte visionaria di Julio Le Parc

La più grande mostra in Italia mai dedicata a Julio Le Parc. È quella che sarà ospitata a Siena dal 13 settembre 2024 al 16 marzo 2025 dentro l’incredibile cornice del Palazzo delle Papesse a Siena, riaperta per l’occasione. Il titolo della mostra sarà “Julio Le Parc. The Discovery of Perception”. Il celebre artista argentino è conosciuto per la sua partecipazione alla 33esima Biennale di Venezia del 1966, dove vinse il Gran Premio internazionale di pittura. Organizzata da Opera Laboratori, la mostra inaugura segna una vera e propria rinascita per il palazzo dopo il suo acquisto da parte di Banca d’Italia.

Curata da Marcella Beccaria, in collaborazione con Julio e Yamil Le Parc, la mostra presenta oltre 80 opere dell’artista che ripercorrono più di 60 anni di attività, dagli esordi in Argentina ai lavori più recenti realizzati in Francia. Le opere provengono principalmente dallo studio di Le Parc a Cachan, vicino Parigi, e sono suddivise in serie tematiche che esplorano la sua ricerca continua su luce, movimento, colore e percezione. L’esposizione non segue una rigida cronologia, ma è articolata per temi, partendo dall’imponente installazione “Sphere verte” (2016) all’ingresso del palazzo.

Pioniere dell’arte cinetica e dell’Op Art, Le Parc si concentra sull’uso della luce e del movimento per creare opere che sfidano la percezione visiva e coinvolgono attivamente il pubblico. Tra le opere in mostra ci sono pezzi iconici come “Continuel lumière mobile” (1963-2013) e “Ondes 139 série 47 n. 8” (1974), che mescolano luce e geometria in modo innovativo. Le sculture della serie “Ensemble volume-couleur” (1971-1975) e i dipinti della serie “Alchimie” dimostrano la capacità di Le Parc di esplorare nuove possibilità artistiche.

“Con questa prima mostra – spiega Beppe Costa, presidente e amministratore delegato di Opera Laboratori – vogliamo tracciare un percorso di rinascita culturale che porterà nel cuore di Siena mostre d’arte internazionali ed eventi in un edificio del XV secolo che per tanti anni è stato un importante centro di arte contemporanea. L’obiettivo è costruire un ponte tra la storia e il futuro, guardando con fiducia alle nuove generazioni e portando prosperità ai territori e alle loro comunità. Dedichiamo la mostra a Daniele Petrucci, che ha sempre creduto nella forza innata di questo scrigno di rara bellezza e che continuerà a guidarci nei nostri sogni da un luogo ancora più alto dell’altana di Palazzo delle Papesse”.

Cariche di storia e della memoria di ospiti illustri, tra cui Papa Pio II e Galileo Galilei, le antiche sale di Palazzo delle Papesse, insieme al cortile, il caveau, la terrazza e l’altana sui tetti di Siena, forniscono il contesto ideale per il lavoro di Le Parc e la sua incessante attitudine alla sperimentazione che, nelle stesse parole dell’artista, significa “ricerche, scoperte, rischi, contraddizioni, incontri, ritrovamenti, attesa, sorpresa, retrocessioni, avanzamenti, prospettiva”. Un connubio perfetto tra passato e presente, basato su un dialogo tra i colori, le luci e i movimenti delle opere di Julio Le Parc e gli splendidi affreschi dei soffitti di Palazzo delle Papesse. Le Parc lavora sull’idea di distacco tra l’artista e l’opera. Predilige l’utilizzo di forme geometriche esistenti in modo da attivare visivamente la superficie dell’opera e coinvolgere gli osservatori. “La prima necessità – scrive – (è) accrescere la distanza tra l’artista e l’opera, rimuovendo non solo ogni traccia di fabbricazione manuale (‘il tocco pittorico dell’artista’) ma anche tracce di composizione soggettiva”. Con opere che per la maggior parte provengono direttamente dal suo studio a Cachan in Francia e appartengono al suo archivio, l’artista argentino offre ai visitatori un incontro diretto con il suo universo creativo dal 1958 ad oggi. Evitando una rigida cronologia, la mostra è organizzata in base alle serie tematiche che scandiscono il lavoro dell’artista e inizia accogliendo i visitatori con Sphere verte (2016). Posto all’ingresso di Palazzo delle Papesse, questo lavoro recente è un grande corpo sospeso. La sua geometria instabile, formata da una moltitudine di tessere di plexiglass verde che riflettono la luce, modifica lo spazio circostante.

 “Se questa mostra di Le Parc al Palazzo delle Papesse è la più grande mai realizzata dall’artista in Italia – commenta la curatrice Marcella Beccaria – va anche ricordato che un importante precedente è dato dalla sua partecipazione alla XXXIII Biennale d’Arte di Venezia del 1966. Le Parc è chiamato a rappresentare l’Argentina e la sua presentazione, che include un nutrito numero di opere, riscuote un grande successo di pubblico. Fotografie del periodo ritraggono visitatori e visitatrici che interagiscono con le opere e per esempio salgono su sculture dotate di molle, o indossano ampi occhiali che al posto delle lenti hanno sequenze di lamelle orizzontali”.

“L’Italia – conclude Yamil Le Parc, Direttore dello studio dell’artista sudamericano – ha sempre avuto una considerevole presenza in Argentina, dove oggi e la più grande comunità straniera. Era tempo che Le Parc tornasse in Italia per poter continuare a influenzare e ispirare il pubblico odierno con la sua capacità di mettere in discussione e trasformare la nostra comprensione dell’arte contemporanea. Spero che questa mostra lasci un segno profondo, non solo nei cittadini toscani ma anche nelle migliaia di turisti che ogni anno visitano Siena alla ricerca di storia e bellezza”.

Ad arricchire la visita allo storico edificio, al piano terra, ci saranno una libreria con merchandising e prodotti dedicati e un bistrot accessibili, così come tutte le altre sale, anche per chi ha difficoltà motorie. A sostenere il progetto culturale del Palazzo sono intervenuti anche: Estra, Terre Cablate, il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, iGuzzini, Pedrali e Lavazza. Palazzo delle Papesse offrirà attività didattiche, visite inclusive e laboratori attraverso il progetto “Papesse Lab”, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico all’arte e ampliare lo sguardo dello spettatore, qualunque età abbia, indagando nelle pieghe della realtà. Per partecipare a tutti gli eventi e gli appuntamenti espositivi Opera Laboratori ha realizzato una card, la “tessera del curioso”, acquistabile online oppure presso la biglietteria del Palazzo, che consentirà un 10% di sconto sui prodotti in vendita al bookshop, sulle consumazioni in caffetteria e sui laboratori didattici.

Informazioni utili per la visita:

  • Titolo: “Julio Le Parc. The Discovery of Perception”
  • Periodo: 13 settembre 2024 – 16 marzo 2025
  • Luogo: Palazzo delle Papesse, Via di Città 126, 53100 Siena
  • Tariffe:
    • Intero: €14
    • Ridotto: €10 (residenti a Siena, studenti, over 65, gruppi)
    • Ridotto bambini 7-14 anni: €5
    • Gratuito: bambini fino a 6 anni, persone con disabilità più accompagnatore, guide turistiche, giornalisti accreditati.
    • Prenotazioni e prevendita: €2
  • Orari:
    • 13/09/2024 – 03/11/2024: tutti i giorni 10-19
    • 04/11/2024 – 24/12/2024: tutti i giorni 12-19
    • 26/12/2024 – 06/01/2025: tutti i giorni 10-19
    • 07/01/2025 – 16/03/2025: venerdì, sabato e domenica 12-19
    • Chiuso il 25/12/2024