Scuola senese, bene ma non benissimo: luci e ombre dell’istruzione

Intervista all’assessore comunale all’istruzione Tiziana Tarquini. Costi, mensa, offerta didattica. E dito puntato contro il caso che ha scatenato il caos sulle graduatorie degli insegnanti: “Siena ha bisogno di stabilità”

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La scuola è iniziata da qualche giorno: per quanti ragazzi?

“Parliamo di 3.799 bambini e bambine dal nido alla primaria e di circa 1600 ragazzi e ragazze della scuola secondaria di primo grado. Il dimensionamento preciso lo avremo poi a fine mese”.

Assessore Tarquini, come si sente di presentare la scuola senese?

“In questi anni ho visitato più volte le nostre scuole, fatto incontri con genitori, studenti, docenti e vedo regolarmente i dirigenti scolastici, credo che la nostra scuola abbia veramente un grande patrimonio di risorse umane, esperienze didattiche innovative e diversificate, una formazione arricchita da tante attività extrascolastiche e partecipazione.
Mi capita spesso di confrontarla anche con altre esperienze con le quali vengo in contatto e posso dire che, con l’impegno di tutti gli attori, la nostra è una buona scuola, e lo dimostrano anche i riconoscimenti che spesso ci vengono assegnati su progetti specifici anche a livello nazionale”.

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L’istruzione, insieme alla sanità, dovrebbero essere i punti cardine di una buona politica. In che situazione è l’istruzione senese?

“Sembra un dato logico e scontato ma non lo è ancora abbastanza: dobbiamo sempre pensare che da 0 ai 18 anni bambini e bambine, ragazzi e ragazze stanno all’interno del ciclo educativo e scolastico e che la scuola è importantissima poiché vede crescere i futuri cittadini. Tutto ciò che noi diventeremo avviene in quegli anni quindi dobbiamo investire sulla scuola, non solo per dare ai giovani le conoscenze adeguate ma soprattutto per farli crescere bene, maggiori investimenti in questa fascia d’età significano minori problemi da gestire dopo e quindi risparmi sul lato sociale, economico, sanitario, ambientale.
Ritengo un dato importante che il ciclo 0-6 sia stato finalmente inserito nella legge sulla Buona Scuola, su questo piano noi come Comune stiamo investendo molto. Abbiamo 281 posti negli asili nido e siamo ben oltre la percentuale di copertura nazionale,infatti copriamo quasi un terzo delle popolazione infantile da 0 a 3 anni. Nelle nostre scuole dell’infanzia comunali abbiamo 339 bambini. A livello di Conferenza per l’Istruzione dell’area senese, che riunisce tutti e 15 i Comuni, si è formato un gruppo di coordinamento pedagogico a cui partecipano i coordinatori delle singole aree insieme a specialisti, per approfondire i temi legati all’infanzia, alla formazione e allo sviluppo delle strutture connesse e per mettere in campo un’azione sinergica che valorizzi e determini sempre più qualità nei servizi. Quindi una buona partenza per i nostri bambini che possono poi affrontare il ciclo scolastico con un buon bagaglio educativo. Cerchiamo inoltre di essere in sinergia con gli Istituti Comprensivi Statali e lavoriamo per cercare risposte più omogenee possibili”.

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Una conferenza stampa per presentare il piano di assunzioni da parte del comune: come funziona, a chi si rivolge?

“L’Amministrazione aveva avviato procedure concorsuali per la copertura di un posto per educatore di nido e uno per insegnante nella scuola dell’infanzia già un anno fa dimostrando con lungimiranza di voler investire nel settore educativo. Oggi grazie alle graduatorie stilate per quei concorsi e alle nuove possibilità che ci offre la normativa statale possiamo procedere allo scorrimento di quelle graduatorie fino ad assumere 12 persone a tempo indeterminato. Questo vuol dire che potremo contare su personale stabile e professionalmente preparato per dare continuità ai nostri progetti didattico pedagogici. Lo stesso per personale di cucina e ausiliario che è stato selezionato è incaricato con l’avvio dell’anno e concorre insieme al personale educativo alla buona riuscita dei nostri servizi”.

A fronte di una notizia positiva c’è il caos degli insegnanti sulle barricate, pronti a dare battaglia sulle graduatorie. E sono insegnanti delle primarie. Che succede? 

“E’ sempre difficile spiegare disguidi riguardo alle assegnazioni per gli insegnanti perché si entra nel tecnico ed è un quadro relativo a competenze non comunali. Di fatto mi sembra che si siano accavallati dati e procedure, tant’è che insegnanti si sono visti scavalcare in graduatoria o assegnare scuole non di loro scelta. Credo che Siena abbia bisogno di una cornice di maggiore certezza per un buon funzionamento dell’Ufficio scolastico provinciale. In questi anni si sono avvicendati Provveditori e Dirigenti scolastici provinciali ma nessuno stabilmente“.

 

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La scuola senese: analisi precisa e completa dei costi ma anche offerta didattica…
“Per gli asili nido spendiamo più o meno 1200,00 euro a bambino e la compartecipazione delle famiglie al costo del servizio e poco più del 20%. Infatti la quota massima mensile full time è di 430,00 euro ma la pagano una piccola percentuale di famiglie circa un quarto dei frequentanti. Per la nostra scuola dell’infanzia, il costo per le famiglie è solo relativo alla mensa, tutto il resto è a carico del Comune.
Il trasporto viene fatto per la scuola dell’Infanzia con i nostri pulmini e per il ciclo fino alla secondaria di primo grado, che rientra tra le competenze del comune, viene fatto dalla Tiemme con apposita gara. Il Comune si incarica anche di fornire l’accompagnamento sui pulmini, obbligatorio per la scuola dell’infanzia ma non nella scuola primaria ciò nonostante ci incarichiamo di inviare accompagnatori anche sui pulmini della primaria laddove si ritiene necessario.
Sia le quote per il trasporto scolastico sia quelle per la mensa hanno una soglia di esenzione totale sotto i 5.500,00 euro di ISEE. Le quote mensa sono modulate secondo fasce ISEE e vanno appunto da 15,00 euro sopra 5.500,00 di ISEE fino a 120,00 euro sopra 52.500,00 di ISEE.
Questa Amministrazione ha fatto un Regolamento per le Commissioni Mensa (nidi e Infanzia Primaria)che sono state istituite e sono presiedute da un genitore e sempre con la presenza della figura della dietista ASP.

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I pasti sono forniti dall’Azienda Servizi alla Persona che fornisce in una anno scolastico circa 6 milioni di pasti ricomprendenti anche diete speciali. Il servizio di sporzionamento è affidato dal Comune con gara triennale e gestito da una cooperativa che impiega per questo servizio circa 85 unità di personale formate con corsi HACCP che provvedono ad apparecchiare con tovaglie di stoffa, piatti di porcellana e quant’altro”.

 

Strutture. Perché quando si parla di strutture ci si chiede: in che stato sono? A livello antisismico come sono messe?

“Tutte le strutture sono state sottoposte ad indagine per la valutazione delle criticità sismiche. Le analisi sismiche sono state fatte nel 2010 ed altre anche in tempi più recenti. Alcune scuole sono state adeguate, come ad esempio la scuola Mattioli di Ravacciano che venne rifatta dopo il terremoto dell’Aquila. La normativa è stata spesso adeguata in questi anni. In alcune scuole sono in corso interventi o previsti in seguito alle risorse che via via si rendono disponibili, ad esempio per la Scuola dell’infanzia di Costalpino, la Scuola dell’infanzia a Isola d’Arbia e per la Scuola dell’infanzia Agnoletti in via Quinto Settano è approvato il progetto esecutivo e dalla primavera prossima, a scuola chiusa, si faranno i lavori. Nel triennale sono previsti poi una serie di interventi. I 5 istituti comprensivi, più le scuole dell’infanzia comunali ed i nidi sono distribuiti su 37 immobili complessivi, quindi un discreto impegno per l’amministrazione comunale”.

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Parliamo della mensa: cosa si mangia e perché le cose che avanzano non vengono riciclate per chi ha bisogno? Sarebbe un ottimo piano antispreco, no?

“Nelle nostre mense abbiamo introdotto una grande varietà di cibo e abbiamo scelto con cura il menù: dal pesce dell’arcipelago toscano alla frutta e verdura e carne a km zero, alla pasta integrale biologica. Un grande lavoro che non perda di vista gusto e qualità che è fondamentale nella dieta di tutti, figuriamoci dei bambini che devono crescere. Un modo anche per valorizzare e far scoprire a loro il patrimonio gastronomico che abbiamo. Un argomento, quello dell’alimentazione , che merita un discorso a parte. Presto uscirà anche una guida in merito. Vale la pena approfondire sul grande lavoro che abbiamo voluto fare sul cibo”.

Katiuscia Vaselli