Ciclo Wine è un’escursione che unisce due passioni: quella per la bicicletta e quella per il vino
Ci sono cose che non hanno bisogno di essere verosimili – ha scritto da qualche parte Luigi Pirandello – perché sono vere.
E ci sono cose che sono belle perché sono semplici, ma non sono assolutamente banali. E’ il caso di Ciclo Wine in programma sabato 26 novembre a Castelnuovo Berardenga, terzo ed ultimo appuntamento di una breve rassegna, che spero possa non solo proseguire, ma diventare offerta turistica permanente, perché racchiude in se – semplicemente – tanti elementi di attrazione che il nostro territorio è in grado di offrire durante tutto l’anno.
Si tratta infatti di itinerari in bicicletta fra Chianti e Crete senesi, con accompagnatore turistico ed esperto ciclista e sosta presso un’azienda vinicola di qualità. Nel caso specifico il percorso è di 22 chilometri, quindi alla portata di tutti, il percorso parte da Castelnuovo Berardenga per passare da San Gusmè, Santa Chiara, Castell’invilla, San Piero e Strada della Malena, e l’azienda prescelta per effettuare la sosta è La Lama.
Ci si può iscrivere solo all’escursione ed il costo è di 10 euro, aggiungere anche (ma non è obbligatorio) la visita alla cantina con degustazione di vini e prodotti locali (sono 10 euro aggiuntivi). Si può andare con la propria bicicletta oppure noleggiare in loco mountain-bike o la bici elettrica.
Ecco dove sta la semplicità non banale di Ciclo Wine: aver saputo intrecciare insieme alcune fra le tante cose belle che le Terre di Siena sanno offrire (il Chianti, le Crete senesi, i vini ed i prodotti tipici, il piacere di andare in bicicletta) e di averli messi a disposizione con servizi turistici di qualità (la guida, la degustazione, il noleggio delle bici), a prezzi assolutamente corretti e con una flessibilità capace di andare incontro ad esigenze e gusti del pubblico più vasto. Ovvero: l’accoglienza turistica nella sua forma migliore.
Chi organizza Ciclo Wine e ne cura le prenotazioni? L’Ufficio turistico del Comune di Castelnuovo Berardenga. E qui il ciclo, virtuoso, si chiude perché quando gli uffici turistici diventano centri servizi, econservano tutta la loro utilità, a dispetto di quanti ne hanno decretato la morte già da alcuni anni, convinti che tutto potesse essere fatto sugli smartphone.
Roberto Guiggiani