La senese Helena Sassolini conquista la medaglia d’argento agli europei di volley con la nazionale U20: “Avventura unica”

La pallavolo femminile sta vivendo un momento magico dopo l’oro alle olimpiadi, ma anche nel mondo giovanile i risultati non passano inosservati: proprio due giorni fa, le azzurre dell’under 20 hanno conquistato un bellissimo argento agli europei e tra le protagoniste era presente anche la senese Helena Sassolini. Classe 2005, schiacciatrice, Sassolini è approdata tra le grandi solo lo scorso anno in serie A2, ma nel giro di poco è rientrata nei piani di coach Gagliardi, che alla fine ha deciso di portarla all’europeo.

“Sono stata chiamata per la prima volta a giugno – commenta Sassolini -, e da lì poi ho continuato ad allenarmi con il gruppo azzurro. Quando poi il coach mi ha detto a fine giugno che avrei preso parte agli europei non ci potevo credere: è stata un’emozione unica. Per me era già tanto essere presente, poi sono riuscita anche a conquistare la titolarità. Dunque, una soddisfazione immensa”.

Durante il cammino verso l’argento, la giovane atleta conquista la titolarità e con le compagne porta l’Italia fino alla finale persa con la Turchia. Tra le partite iconiche, come confermato da Sassolini, resterà quella contro il Belgio, grande favorita del torneo.

“Siamo partite molto bene, vincendo tutte le partite del girone – spiega Sassolini -. Partita dopo partita abbiamo acquisito sempre più consapevolezza ed alla fine siamo riuscite ad arrivare in finale con la Turchia ed anche se abbiamo perso, siamo comunque felici del risultato ottenuto. Il momento più bello però, è stato quando abbiamo vinto la semifinale contro il Belgio, perché lì abbiamo capito di essere davvero forti”.

Il bilancio finale, dunque, è positivo e auguriamo alla giovane il miglior futuro possibile. Intanto Helena, ne ha approfittato per salutare la sua città, dalla quale è stata lontana in questi giorni di Palio.

“Ho giocato proprio in questi giorni di Palio – commenta Helena Sassolini – e sicuramente mi è dispiaciuto non poter essere a Siena e non poter stare nella mia contrada, il Valdimontone. È anche vero che però, avevo un impegno ben più importante e che mi ha regalato una delle soddisfazioni più importanti della mia vita”.

Pietro Federici