Per stare bene bisogna accettare ciò che ci accade ogni giorno”, la signora Giovanna lo ripete ogni mattina alle operatrici sanitarie della casa di cura Emmaus, cooperativa del Consorzio Arché. Una filosofia che racchiude in sé una saggezza infinita, che esce dalla bocca di una persona che proprio venerdì scorso ha spento cento candeline. La signora Giovanna è una dei tanti ospiti della casa di cura, una si quelle sempre sorridenti, sempre pronta a lasciare un sorriso nelle bocche degli operatori, sempre disponibile a dare una mano. Ormai da tanti anni Giovanna viene coccolata dal personale di Emmaus e, nonostante l’età, non ha mail lasciato che le vicissitudini della vita sopraffacessero il suo carattere. Non è mail facile fare conti con la vecchiaia, ma d’altronde è il destino inevitabile della vita, un ciclo che si ripete all’infinito sin dall’esistenza dell’uomo e questo Giovanna lo sa bene e lo accetta di buon grado mantenendo, però, ciò che nessuno le potrà mai togliere: il sorriso, quel carattere giocoso e pacifico, quello spirito di saper sorridere davanti alla sfida della vita.
Così, Giovanna soffia su cento candelina, tra gli affetti e gli abbracci degli operatori di Emmaus e della sua famiglia. Continua a sorridere, questo è il suo modo dire: “Sono grata alla vita”.
Niccolò Bacarelli
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