Sono ore caldissime per la Robur Siena. La società bianconera ha pagato gli stipendi di calciatori e dipendenti, evitando così di incorrere in una ulteriore penalizzazione di 2 punti che avrebbe scontato nella prossima stagione. Si rincorrono tuttavia le voci relative ad un passaggio di proprietà. Secondo i Fedelissimi Anna Durio avrebbe appena venduto al gruppo con Diego Foresti, una delle due cordate che si sarebbero fatte avanti per acquisire la Robur Siena (l’altra è quella del gruppo armeno).
L’assessore comunale Paolo Benini commenta la situazione a Siena News: “Ritengo di essermi occupato di quello che dipende da me – afferma il membro della giunta del sindaco Luigi De Mossi che ha la delega allo sport –. Mi sono adoperato sin dall’inizio della vicenda, ma senza voler interferire su quelle che saranno le decisioni della proprietà. Tuttavia ricordo per l’ennesima volta che una società calcistica insiste sempre nella collettività. Io ho girato i contatti di quanti mi avevano cercato in quanto ricopro il ruolo di assessore allo sport del Comune di Siena, poi la società ha tutto il titolo per decidere come muoversi e cosa fare. Anna Durio avrebbe venduto la società alla cordata con Foresti? Non lo so, prendo atto di quello che hanno scritto i Fedelissimi”.
Benini prosegue: “Io sono vicino al tifo senese e alla città di Siena e sento grande responsabilità per questo ruolo che mi è stato affidato. Ritengo che in questa città ci sia bisogno di una imprenditorialità illuminata, di gruppi che arrivino a Siena a creare sinergie e aperture di tipo collettivo”.
Oggi comunque la società bianconera ha pagato gli stipendi. Una buona notizia è quindi arrivata. “Bene, sono contento – commenta l’assessore Benini –. Tuttavia la questione di una eventuale penalizzazione di 2 punti in classifica da scontare nel prossimo campionato sarebbe stata tutta da verificare. Adesso ritengo che si debbano produrre delle scelte e che si debba avere un progetto. E’ mancato anche un canale di comunicazione tra la proprietà e la tifoseria. Credo che lo sport di livello non si possa gestire così”.
Gennaro Groppa