In quanti sanno cos’ è un mutuo green? A chi è riservato e quale risparmio consente?
Secondo il sondaggio di YouGov per MutuiOnline.it ancora in pochi: appena il 28% degli Italiani lo sa; il 37% ne ha sentito parlare, mentre il 29% non lo conosce affatto. Anche se si è osservata una crescita delle erogazioni nel 2023 e nel primo quadrimestre del 2024.
Tiriamo le fila: il mutuo green è una forma di finanziamento destinata all’acquisto e alla costruzione di immobili considerati “ecosostenibili”, di classe energetica elevata, A o B. Discrimine importante per usufruire dei vantaggi economici che riserva. Sono nati dalle indicazioni dell’Energy Efficient Mortgages Pilot Scheme approvate nel 2018 dall’Unione Europea con l’obiettivo di fornire mutui per ottenere efficienza energetica, in vista della transizione ecologica dell’UE.
Partiamo dal presupposto che in Italia oggi la maggior parte degli immobili oggetto di acquisto è ancora in una classe energetica inferiore alla C. Quindi, l’orientamento alla soluzione green favorisce la riqualificazione energetica di immobili in classe minore, grazie all’opzione del finanziamento per ristrutturazione. Fattore che ha generato l’esigenza di migliorare la classe energetica del proprio immobile da un lato, e dall’altro di poter surrogare il mutuo esistente con quello green, quando si hanno tutte le caratteristiche normative per ottenerlo e un immobile in classe energetica elevata, acquistato prima dell’esistenza di questa tipologia di finanziamento.
Quanto è dunque il risparmio ottenibile? Vediamo gli elementi che incidono sul risparmio complessivo.
In primo luogo, il tasso; simulando un mutuo a tasso fisso, siamo nell’ordine di uno 0,40% – 0,50% in meno rispetto a un mutuo tradizionale sulle migliori offerte commerciali del momento. Su un periodo di 30 anni si traduce, per 100.000 €, in un risparmio complessivo di circa 9.000 €.
I vantaggi aumentano per i giovani under 36 che possono ottenere un finanziamento a condizioni vantaggiose fino al 100% del valore dell’immobile. Inoltre, al favore del tasso, alcune banche aggiungono la riduzione o la gratuità delle spese di istruttoria, insieme alla gratuità del primo anno degli interessi da pagare sul piano di ammortamento.
In molti scelgono, quindi, di cambiare il vecchio mutuo in uno green, in vista di un efficientamento energetico che diventa una condizione importante sul valore commerciale dell’immobile stesso. Infatti, le case green possono valere dal 25 al 40% in più, e questo divario sembra destinato ad allargarsi, in quanto vale diversi soldi, sia per chi acquista che per chi vende.
Per chi acquista dovendo riqualificare successivamente; per chi vende investendo da qui al 2050. Sembra un tempo lontano, ma arriva.
Le regioni italiane in testa nel 2024 sull’avanzata dei mutui green sono: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Campania (Fonte: facile.it).
Il fattore ecosostenibile diventa, quindi, un elemento di scelta per la casa del futuro. Soprattutto per i giovani, particolarmente sensibili alla salute del pianeta.
Maria Luisa Visione