Eletto di recente presidente della Conferenza episcopale toscana, il cardinale Augusto Paolo Lojudice ha raccolto l’eredità del cardinale Betori e un incarico estremamente importante che si aggiunge ai tanti altri già esistenti, compreso il Giubileo in arrivo, che coinvolgerà l’intero territorio per i tantissimi pellegrini in arrivo. E sulle Cet l’arcivescovo di Siena e vescovo di Montepulciano annuncia delle novità: “Proporrò, come già accennato ai miei confratelli, di trovarci non solo in un’unica sede vicino a Firenze, ma magari anche nelle sedi di ogni diocesi. Credo sia anche un’occasione per allargare il nostro orizzonte da un punto di vista pratico. Nella conferenza – aggiunge – intendo coinvolgere ancora di più le commissioni regionali, che presidiamo noi vescovi che sono composte da gruppi di laici”. Come si prepara la chiesa di Siena al Giubileo e soprattutto all’accoglienza dei pellegrini? “Molti gruppi ci stanno chiedendo di fermarsi una o due notti in città – continua – . Sono gruppi corposi. E non sarà facilissimo ospitarli perché necessiteremo di grandi strutture. Nel 2000 a Roma le parrocchie riuscirono ad ospitare giovani da tutto il mondo, chiedendo anche l’intervento delle scuole, la fruizione di strutture sportive, ed un aiuto al Comune. Questo – prosegue – è un lavoro che stiamo facendo adesso: sentiamo quale scuole sono disponibili. Anche se ricordo per accogliere un gruppo basta alla file un pavimento e dei sacchi a pelo. Servono comunque servizi igienici e docce”.
Katiuscia Vaselli
L’intervista integrale – servizio di Katiuscia Vaselli, regia e montaggio di Marco Crimi e Giovanni Sicilia