La città di Siena e le località del territorio provinciale si sono riempite di turisti in occasione del ponte tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Molti italiani hanno scelto di trascorrere le scorse giornate sulle lastre andando ad ammirare le straordinarie bellezze artistiche, storiche, culturali e architettoniche della città e si sono anche spostati nella provincia senese per gustare le eccellenze enogastronomiche del territorio e per rilassarsi nel paesaggio toscano.
“La percentuale di occupazione delle camere di albergo nei giorni scorsi è stata tra il 90 e il 95% – afferma Rossella Lezzi, presidente di Federalberghi Siena. – Un dato molto alto, e ne siamo felici. Ce lo aspettavamo, e infatti le strutture erano pronte e preparate per accogliere questo flusso di visitatori. Sono arrivate molte famiglie italiane, provenienti dal nord come dal sud del Paese. C’era anche un buon numero di stranieri, soprattutto francesi”.
I problemi per il settore però restano, non sono svaniti con i buoni numeri e con i risultati raggiunti negli ultimi giorni. Afferma infatti Lezzi: “La recessione e l’inflazione pesano come macigni. Regna l’incertezza su quel che potrà avvenire nei prossimi mesi. Circa il 40% degli alberghi del territorio della provincia senese adesso chiuderanno, e riapriranno solamente a dicembre quando si spera che possa esserci nuovamente un buon flusso di turisti”.