Sarà la celebre pianista Lilya Zilberstein a salire sul palco del teatro dei Rinnovati questa sera e a far rivivere le musiche di Haydn e Čajkovskij. L’appuntamento è alle 21.15 di oggi, giovedì 1 agosto, con il Chigiana International Festival & Summer Academy “Tracce” e un trio a dir poco stellare. Il ciclo “Legends”, infatti, oltre al ritorno della Zilberstein, porta con sé due giovani e già affermatissimi talenti chigiani: il violinista Andrej Roszyk, allievo di Boris Belkin, ed Ettore Pagano, allievo di Antonio Meneses e David Geringas, vincitore di numerosi premi e concorsi internazionali, oggi tra i più acclamati interpreti in campo nazionale e internazionale.
Una serata speciale che conferma il Chigiana International Festival quale laboratorio di straordinari incontri musicali, nel corso del quale nascono e si rinnovano sinergie spesso inedite tra leggende del panorama musicale internazionale e giovani talenti avviati a carriere folgoranti. Incontri che danno vita a concerti e interpretazioni in esclusiva, di impossibile realizzazione altrove.
Il programma presenta due celebri Trii per violino, violoncello e pianoforte, composti a poco meno di 100 anni di distanza l’uno dall’altro. La serata di apre tra le atmosfere tardo settecentesche del Trio n. 18 in la maggiore di Franz Joseph Haydn (1732-1809), composto nel 1794 durante il periodo che lo vide felicemente protagonista della vita musicale londinese dell’epoca. Come è tipico del genere del Trio con pianoforte alla fine del Settecento, anche il Trio n. 18 in la maggiore vede una certa predominanza del pianoforte sugli altri due strumenti. Scritto nell’autunno del 1794, durante il secondo dei due viaggi del compositore in Inghilterra, testimonia l’abilità di Haydn nel combinare il carattere d’intrattenimento di tali composizioni nell’ambito delle esigenze dettate dall’emergente ceto borghese con la raffinatezza del tessuto armonico.
La serata prosegue con l’esecuzione del Trio in la minore op. 50 “À la mémoire d’un grand artiste” di Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840-1893), scritto dal compositore russo tra il 1881 e il 1882 e dedicato all’amico e collega Nikolaj Grigor’evič Rubinštejn, fratello minore di Anton Rubinštejn di cui Čajkovskij fu allievo, pianista virtuoso nonché valente direttore d’orchestra e compositore, conosciuto e frequentato da Čajkovskij nel corso degli anni trascorsi in qualità di docente di teoria musicale e armonia a Mosca. La notizia della sua scompara a Parigi il 23 marzo 1881, sprofondò Čajkovskij, già scosso per aver recentemente appreso della malattia dell’amatissima sorella Aleksandra, in un cupismo che lo portò a smettere completamente di comporre e lavorare. Fu durante un soggiorno a Roma, tra dicembre del 1881 e gennaio del 1882, che l’ispirazione tornò con l’idea di omaggiare il carissimo Nikolaj Rubinštejn. Composizione unica nel suo genere, il Trio in la minore op. 50, il solo trio per violino, violoncello e pianoforte che il compositore russo abbia mai scritto, è formalmente atipico, composto da due soli movimenti. Un capolavoro di virtuosismo unito a una commovente tragicità che pervade l’intera opera.
Biglietti disponibili online e presso la biglietteria di Palazzo Chigi Saracini (lunedì-sabato 11-18); il giorno del concerto la vendita proseguirà presso le rispettive sedi di concerto, a partire da due ore prima dello spettacolo. Per informazioni, prenotazioni e acquisto biglietti consultare il sito www.chigiana.org o contattare la biglietteria chiamando lo 0577-220922 (11-18 esclusa la domenica) o inviando una email a biglietteria@chigiana.org.