Si chiude il mandato dell’Opera della Metropolitana, ma l’attività non si ferma: il consiglio di amministrazione uscente, guidato dal rettore Giovanni Minnucci, lascia in eredità un triennio di intenso lavoro, segnato da importanti restauri, nuove progettualità e una visione di lungo periodo che guarda alla nascita del Museo dell’Opera, destinato a rinnovare l’offerta culturale del complesso del Duomo.
La nuova struttura attualmente in fase di progettazione preliminare, rappresenta il punto più alto del percorso di valorizzazione portato avanti dal cda nel triennio 2022-2025. Il progetto, affidato prima della conclusione naturale del mandato, prevede la creazione di un ambiente museale connesso agli spazi di San Giovannino e alla Cripta della Cattedrale, in un allestimento che unisca arte, spiritualità e innovazione tecnologica.
Il mandato, iniziato il 28 aprile 2022 e prorogato oltre la scadenza naturale del 27 aprile 2025, ha consentito di completare numerosi interventi, tra cui i lavori di messa in sicurezza e restauro dell’oratorio dei Santi Giovannino e Gennaro e delle aree adiacenti in via dei Fusari. Si tratta di un’operazione di grande rilievo che ha portato alla scoperta di affreschi trecenteschi e delle antiche monofore del Battistero, rimaste nascoste per cinque secoli, oltre al restauro del coro ligneo dell’oratorio.
In una lettera il rettore Giovanni Minnucci sottolinea come l’Opera abbia continuato, anche nei mesi di proroga, a garantire la piena operatività dell’ente, mantenendo “una gestione ispirata ai principi di sana e prudente amministrazione” e proseguendo nelle attività di tutela, manutenzione e valorizzazione del patrimonio.
Un altro risultato significativo è la redazione della bozza di un nuovo statuto, pensata per accompagnare l’eventuale passaggio dell’ente al terzo settore, in linea con le recenti riforme sulle Onlus.
“È stato un lavoro complesso ma ricco di soddisfazioni – scrive Minnucci – che ha permesso di mantenere viva la missione dell’Opera, proiettandola verso il futuro nel segno della cultura e della fede”.
Intanto è nota la composizione del nuovo consiglio, che a breve si insedierà: Agostino Anselmi Zondadari, Marco Magrini, Patrizia Manganelli, Alfredo Monaci, Carlo Rossi, monsignor Roberto Malpelo e l’avvocato Alessandro Pasquazi. Possibile che l’attuale presidente della Fondazione Monte dei Paschi possa andare a ricoprire la carica di rettore.
Il consiglio d’amministrazione dell’Opera Metropolitana di Siena è composto da sette membri nominati per tre anni: cinque designati dal ministro dell’Interno, previo parere dell’arcivescovo, e due scelti direttamente dall’Ordinario diocesano.