Lotta alle liste d’attesa, Barretta: “Le misure del Governo sono già presenti alle Scotte. Servono invece risorse finanziarie”

Le prestazioni richieste sono in notevole aumento e l’ospedale di Siena riesce a tenere botta. Ma se la domanda aumentasse ancora di più le risorse economiche si renderebbero necessarie.

Ad evidenziarlo è stato il direttore generale del policlinico Le Scotte Antonio Barretta, che ha detto la sua sui punti del decreto e del disegno di legge che mirano a tagliare le liste d’attesa e che sono stati approvati dal consiglio dei ministri dello scorso 4 giugno.

Tra le misure principali, lo ricordiamo, la creazione di una piattaforma di controllo sulle liste, l’aumento della possibilità di spesa per il personale del 15%, la possibilità per gli specializzandi di assumere incarichi in libera professione fino a 10 ore a settimana.

Alcune di queste strategie, ha fatto sapere il direttore dell’azienda ospedaliera, sono già presenti nelle politiche delle Scotte. Barretta ha sottolineato che al policlinico esiste un sistema di monitoraggio sui tempi d’attesa e sulla percentuale di attività ambulatoriale e di diagnostica, fatte da privati o dallo stesso ospedale.

“Controlliamo i singoli professionisti – ricorda –  e, nelle poche volte che non c’è equilibrio, ci muoviamo con dei focus per ‘correggere’ la situazione. Ma stiamo parlando di un fenomeno che nella nostra struttura è limitato: la percentuale di attività, sia diagnostica di immagini che ambulatoriale, fatta in libera professione e non a livello istituzionale non raggiunge il 10%. Il 90% è svolto dall’ospedale”.

Lo stesso vale per la possibilità di effettuare visite o esami nel weekend e di prolungare la fascia oraria lavorativa: sono misure che alle Scotte sono già state poste in essere.

Grandi effetti dunque a Siena non si vedranno:  “All’interno del decreto, al netto di coperture finanziarie aggiuntive che spero possano esserci e che siano legate alla rimozione del vincolo della spesa per il personale, non ho intravisto per azienda e regione grosse novità”,

Ha affermato Barretta, che è intervenuto a margine del convegno “L’intelligenza artificiale in sanità: quali sviluppi e prospettive?, che vede gli interventi di esperti locali del settore, come il docente Domenico Prattichizzo e di rappresentanti italiani dei giganti mondiali del big tech, come Amazon, Google e Microsoft.

“Vogliamo seguire l’evolvere dell’intelligenza artificiale e sperimentare le iniziative per migliorare i percorsi di cura – conclude il dg-. Per me ci vuole attenzione particolare sul tema: ho paura che l’uso spinto della tecnologia porti in secondo ordine punti fondamentali come la qualità dell’assistenza e delle relazioni con i pazienti. L’Ia non può surrogare e negare questi aspetti. Anzi deve essere uno strumento che, facendo guadagnare tempo, consente di migliorarli”.

MC