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Luigi Carli: “Vogliamo realizzare a ottobre la seconda rassegna di puledri anglo arabi”

L’associazione anglo arabo corse sta ultimando l’iter burocratico per l’organizzazione della seconda rassegna di puledri anglo arabi a Siena. La prima edizione, che si è svolta a novembre in Fortezza medicea, è stata un successo, con ampia partecipazione di fantini, proprietari e allevatori. Per la seconda edizione l’intento è quella di anticipare l’evento nel calendario annuale, tenendolo a fine ottobre, anche per evitare la sovrapposizione con altre iniziative del settore come Fieracavalli di Verona, e magari realizzare la manifestazione non più su un giorno ma su due giornate. La location è piaciuta, e l’obiettivo è realizzare anche nel 2023 la rassegna in Fortezza.

Il presidente dell’associazione, Luigi Carli, parla delle novità della realtà che lui guida, un gruppo che sta crescendo e sta raggiungendo numeri più ampi di associati con il nuovo tesseramento. E parla degli obiettivi del gruppo: “Stiamo portando avanti il lavoro per arrivare alla seconda edizione della rassegna dei puledri anglo arabi – afferma Carli. – La prima edizione ha avuto successo, abbiamo subito contattato l’amministrazione comunale per ottenere le autorizzazioni per la seconda edizione. Vorremmo realizzarla non più a novembre, ma a ottobre, per evitare anche contemporaneità con altri eventi di questo tipo in Italia e anche per poter avere un po’ più di luce rispetto al mese seguente. La nostra intenzione è quella di realizzare l’evento ancora nella Fortezza medicea. Questa rassegna è già oggi molto importante per il settore e per gli allevatori senesi”.

C’è già chi sogna la nascita di nuove linee di sangue senesi per quel che riguarda i cavalli. Spiega in tal senso Luigi Carli: “Questo può essere uno degli obiettivi di lungo periodo. Per arrivarci ci vorrà un po’ di tempo. L’allevamento ha ripreso vigore nella nostra zona. L’obiettivo può essere quello di avere un discreto numero di fattrici nella zona per ricreare qualcosa che già avveniva in passato. Quando ero ragazzino c’erano diverse linee di sangue in questo territorio, c’erano ad esempio quella di Gino Petreni e quella di Remo Carli. Purtroppo nel tempo tutto questo si è perso e non c’è stato un seguito. L’obiettivo nel lungo periodo può essere quello di poter avere un numero tale di fattrici da dare nuova linfa all’allevamento e creare una nuova linea di sangue”.

Gennaro Groppa

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