“Il nuovo caso di maltrattamenti ai bambini emerso a Siena in un nido domiciliare è particolarmente allarmante per il rapporto di massima fiducia con la quale spesso i genitori affidano i loro figli a questo tipo di servizio integrativo per l’infanzia, che in Italia non è molto diffuso come nel nord Europa, ma riguarda comunque 1 bambino su 100, soprattutto nelle regioni del Nord. La normativa per questo tipo di servizi è disposta a livello regionale, e nel caso della Toscana è particolarmente stringente, ma purtroppo c’è il rischio che i controlli siano più formali, burocratici o strutturali che sostanziali”. E’ il commento di Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children in merito alla nuova indagine per i maltrattamenti subiti dai bambini ospiti di un nido domiciliare di Siena, condotta dalle forze dell’ordine. ”Per ogni bambino, l’asilo nido, di qualunque tipo, dovrebbe essere un luogo sicuro – continua -, anche in virtù di una fascia età dove la vulnerabilità è ancora più elevata. Chiediamo alle istituzioni nazionali e locali di rendere obbligatoria, anche nel caso dei servizi integrativi, come dovrebbe avvenire per gli asili pubblici o provati convenzionati, la definizione di un sistema di tutela per prevenire o quantomeno ridurre al minimo i rischi di questo tipo, un sistema che abbia al centro un ‘patto per l’educazione positiva’ che coinvolga tutti gli adulti a contatto con i minori e gli stessi genitori, al fine di evitare ogni forma di comportamento degradante verso i bambini e le bambine”. “In particolare, il sistema di tutela – spiega Milano – deve avere l’obiettivo di definire e concordare chiaramente, anche nel caso dei servizi integrativi, le misure e procedure necessarie per prevenire condotte inappropriate verso i bambini o per segnalare e rispondere in maniera tempestiva ed efficace a eventuali sospetti”
“Purtroppo per l’ennesima volta dobbiamo commentare un esecrabile fatto di cronaca che vede protagonista una presunta educatrice, arrestata per maltrattamenti nei confronti di minori. Un sincero plauso ai carabinieri ed al magistrato che hanno opportunamente utilizzato delle intercettazioni ambientali audiovisive per incastrare la donna che gestiva un asilo alle porte di Siena”. Lo afferma la senatrice Tiziana Nisini, commissario provinciale della Lega a Siena. “Proprio l’ausilio di questi mezzi – precisa la rappresentante del Carroccio – sta diventando sempre più fondamentale per incastrare coloro i quali si rendono artefici di questi soprusi nei confronti di piccole ed indifese vittime”. “A tal proposito – sottolinea la senatrice Nisini – mi preme ricordare la nostra proposta di Legge che mira proprio ad introdurre l’utilizzo di telecamere per monitorare costantemente quello che avviene all’interno di strutture che ospitano, ad esempio, bambini”. “Non è più, infatti, ammissibile – conclude la senatrice Tiziana Nisini – che degli orchi continuino indisturbati ad agire in modo violento nei confronti di soggetti indifesi come possono, appunto essere, bimbi in tenera età, oppure anziani magari non più autosufficienti”. Cio’ che e’ successo a Siena non puo’ lasciare indifferenti. Serve una legge efficace, che possa tutelare i bambini degli asili nido e delle scuole materne”, afferma Gabriella Giammanco, relatrice del provvedimento al Senato sulla videosorveglianza. “Proprio per questo – annuncia – sto scrivendo un nuovo testo base sulla videosorveglianza in linea con la mia proposta di legge originaria, che risale al 2009”. “Il testo approvato quest’anno dalla Camera – aggiunge la vicecapogruppo FI a Palazzo Madama – non prevede l’obbligo dell’installazione di questi sistemi e non stanzia risorse sufficienti per cui va cambiato. Al Paese serve una buona legge, non una legge qualunque purche’ la si faccia. L’intento – conclude – e’ quello di dare al Paese una legge che funzioni davvero e che possa dare una risposta concreta a cio’ che ormai si configura come una vera e propria emergenza sociale”. “Ancora un caso di maltrattamenti su bambini. Stavolta è successo a Siena in un nido domiciliare. Sempre più prioritario obbligo di #videosorveglianza negli asili di ogni tipo come previsto dalla pdl presentata da Forza Italia. Subito”. Lo scrive su twitter Patrizia Marrocco, deputata di Forza Italia e componente della commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza.