La conferenza stampa indetta da Mauro Marzucchi di Siena Aperta diventa l’occasione per parlare dell’attualità politica cittadina e degli scenari che si prefigurano in vista del voto per le elezioni comunali del 2023. Marzucchi, questo è il sunto, non si fida del Terzo polo civico senese e non ha neppure ancora avuto alcun tipo di avvicinamento allo schieramento di centrosinistra. Anche se, pure in questa circostanza, più volte dichiara e ricorda di essere “un uomo del centrosinistra”. Marzucchi rimane nella maggioranza, a sostegno di De Mossi, e ricorda quanto l’area civica fu determinante nella sua elezione a sindaco nel 2018. “Quattro anni fa i partiti del centrodestra ottennero il 15% dei voti dei cittadini, eppure il candidato De Mossi raggiunse il 51%”, dice l’esponente di Siena Aperta. Anche se oggi lo scenario sembra cambiato, e soprattutto i partiti del centrodestra sembrano avere una forza molto maggiore rispetto al 2018. Tanto che qualcuno, all’interno degli stessi partiti, non vedrebbe bene la presenza di Marzucchi in una nuova alleanza a sostegno di De Mossi. Marzucchi alza il suo cellulare e riprende questo commento scritto da Enrico Tucci, di Fratelli d’Italia: “L’area di Marzucchi sarebbe meglio che stesse da un’altra parte”.
Così Marzucchi: “Fino a questo momento la giunta De Mossi è stata a trazione civica. Magari in questo momento c’è qualcuno che ci vuole buttare fuori. Noi continuiamo a lavorare con delle proposte in questo quadro. Se ci sarà un insieme civico bene, se invece si formerà un’alleanza partitica noi qualche problema ce l’abbiamo”.
Intanto “Siena riformista resta in piedi. Dentro ci sono forze che sono riconducibili al centrosinistra, ma mi pare che anche per loro qualche problema con il Pd ci sia. Il Terzo polo? Ci sono dei 70enni che non vogliono mollare. Mentre il centrosinistra a dichiarazioni vorrebbe parlare con tutti, ma ancora siamo al concetto del ‘campo largo’, mentre qui si tratta anche di ricostruire rapporti”.
Infine sulle dimissioni di Sara Pugliese: “E’ stata un ottimo assessore, ha lavorato molto bene anche quando era ai lavori pubblici. E’ la dimostrazione che in questa città ci sono giovani di valore. Poi si è trovata con la delega alla cultura in un lavoro che era già stato impostato dal sindaco. Era inoccupata, conoscevo la sua sofferenza. Prendeva 3mila euro al mese, ma per dignità ha preferito dimettersi”.
La conferenza stampa era stata indetta per parlare di problemi della città e di proposte per il futuro. “Ci sono tanti appartamenti di edilizia residenziale pubblica non assegnati. Noi lo segnaliamo da tempo, e siamo felici di sottolineare che quest’anno ne verranno assegnati 36 e non 15-20 come avveniva di solito. Dobbiamo trovare un equilibrio per la città e pensare ad un suo sviluppo futuro. Dobbiamo farci rifinanziare la legge speciale per Siena e trovare il modo di abbassare le alte tasse che pagano i cittadini”.
Gennaro Groppa