Matteo Betti e il nuovo sogno: “Voglio partecipare alla mia quinta Paralimpiade”

Lo schermidore paralimpico Matteo Betti sogna di centrare un grande traguardo e di potere nel 2024 prendere parte alla sua quinta Paralimpiade. Un traguardo, questo, che solamente i grandi atleti sono riusciti a raggiungere. La carriera di Matteo Betti prosegue, ed è una carriera molto lunga e costellata di successi. Ne è passato di tempo dalla sua prima Paralimpiade, nel 2008 a Pechino, e dai suoi primi successi sia italiani che europei ed internazionali. Nel frattempo Matteo da ragazzo è diventato uomo: e oggi è anche marito e padre di un bambino di 3 anni. Nel corso degli anni è sempre riuscito a superare le difficoltà che la vita può porre di fronte. Parallelamente alla sua carriera da atleta ha adesso avviato anche un percorso da dirigente sportivo: oggi è infatti nel consiglio nazionale paralimpico, è delegato provinciale per il territorio di Siena ed è anche nella commissione di propaganda paralimpica per la scherma. E uno dei successi dei quali va maggiormente fiero per quel che riguarda il suo 2022 è stata la vittoria del concorso per entrare a far parte del corpo degli atleti della Difesa. Una possibilità, questa, che dal 2022 hanno anche gli atleti paralimpici, equiparati in tal modo a tanti atleti delle discipline olimpiche.

“Il 2022 – racconta Matteo Betti – è stato per me un anno molto bello dal punto di vista sportivo. Mi è mancato solamente un successo in coppa, ma non sono comunque mai sceso dal podio internazionale. E poi c’è stata la grande soddisfazione derivata dal fatto che sono diventato un atleta professionista, vincendo il concorso che mi ha fatto entrare nel Gruppo sportivo paralimpico della Difesa. Oltre all’onore che provo per un simile traguardo, in questo modo potrò anche avere uno stipendio vero e non soltanto delle borse di studio. Fino a gennaio del 2022 non esistevano concorsi per atleti paralimpici, è stato un percorso che è arrivato a compimento e io così come tutti gli atleti paralimpici non possiamo che essere molto felici e fieri di simili opportunità”.

Ora arriva il 2023, un altro anno che sarà pieno di appuntamenti importanti. Afferma l’atleta senese: “Mi aspetto un anno molto divertente. Ci saranno i Mondiali in Italia e sette o otto gare di qualificazione per le Olimpiadi di Parigi che si terranno nel 2024. Mi auguro che possano arrivare buoni risultati. E poi sogno di raggiungere un altro titolo italiano. Fino ad oggi ne ho conquistati 24, spero di arrivare a ottenere anche il venticinquesimo. Sogno di fare la mia quinta Olimpiade. Ma la speranza è sempre quella non solamente di esserci ma pure di vincere qualcosa”.

Il movimento paralimpico ha adesso una visibilità molto più ampia rispetto a quello che avveniva qualche decennio fa. “Ci sono degli atleti di punta che hanno fatto veramente tanto – commenta Matteo Betti. – Penso a Bebe Vio e alle ragazze dell’atletica, nelle ultime Paralimpiadi tre italiane sono arrivate ai primi tre posti della finale dei 100 metri. Ci sono storie personali che hanno inciso tanto nell’immaginario collettivo e negli anni Luca Pancalli ha effettuato un lavoro eccezionale. Penso anche al traguardo dell’apertura dei concorsi dei gruppi sportivi per atleti paralimpici, che è un grandissimo obiettivo del quale beneficerà l’intero movimento. Ho visto la differenza tra la prima Olimpiade alla quale presi parte, quella di Pechino del 2008, e quella di Tokyo del 2021. Dopo le gare in Giappone le persone mi fermavano per la strada, nelle vie di Siena, per chiedermi di raccontare loro qualcosa di quella esperienza. Sono state situazioni alle quali non ero abituato”.

Pur girando per il mondo e viaggiando tantissimo tra i cinque continenti per motivi sportivi Betti non ha mai reciso o allentato il suo legame con Siena. Che è sempre fortissimo: “Anche per il 2023 ho in mente tanti progetti e iniziative insieme al Coni e al suo delegato provinciale Paolo Ridolfi – dichiara. – Stiamo pensando a cose belle, e quando le realizziamo il territorio risponde. Quest’anno abbiamo effettuato un raduno della Nazionale a Siena e la contrada del Nicchio ci ha invitati ad una cena che è stata molto partecipata e bellissima. Vogliamo realizzare altre iniziative nel 2023”.

Gennaro Groppa