“In questo momento ogni medico di medicina generale riceve tra le 150 e le 200 telefonate al giorno dai propri pazienti. La rete dei medici di famiglia è essenziale”. Maurizio Pozzi (nella foto) di Coop Medici 2000, nonché segretario della Fimmg di Siena, parla della situazione caotica che si sta vivendo nel frangente attuale. “I numeri dei pazienti contagiati dal virus sono clamorosi – dice. – Grazie alla vaccinazione chi diventa positivo è molto spesso scarsamente sintomatico, anche se stiamo vedendo che il numero di ricoveri ospedalieri è comunque in crescita. Ci sono tuttavia ancora i non vaccinati, i non responder e i low responder, i debilitati…”.
In questa fase la richiesta formulata dai medici di medicina generale è soprattutto quella di non essere costretti ad effettuare lavori e attività di natura burocratica. C’era ad esempio l’ipotesi, che al momento pare stoppata, che dovessero essere loro a sbloccare i green pass dei pazienti. Afferma al riguardo Pozzi: “Diciamo no a svolgere adempimenti burocratici che toglierebbero tempo al nostro lavoro clinico. La proposta di dover sbloccare il green pass è stata fermata. Noi non siamo assolutamente favorevoli a fare questo lavoro. Non ha senso, infatti, andare ad ingolfare ulteriormente il nostro rapporto con i pazienti. Già adesso facciamo un lavoro di supplemento informativo, una sorta di call center della Asl per dare chiarimenti a tutti i nostri pazienti. Il lavoro da fare deve essere distribuito tra tutti i soggetti coinvolti, lo scaricabarile non serve. Noi siamo consapevoli che la domanda è tanta e che il personale manca. Siamo comunque disponibili a discutere di quelle che possono essere le forme di un possibile supporto, confermiamo tutta la nostra disponibilità”.
Pozzi rimarca il supporto fornito dai medici di medicina generale durante la pandemia: “Abbiamo svolto un lavoro enorme con la vaccinazione degli ultra 80enni – dichiara. – Li abbiamo chiamati uno ad uno e li abbiamo vaccinati. Non a caso la percentuale di over 80 positivi al Coronavirus è adesso molto calata e il Covid nelle rsa non c’è più, a differenza di quanto avvenne nelle prime fasi della pandemia. Se non ci fosse stata la rete della medicina generale sarebbe stato il finimondo”.
Il dottor Luca Galzerano, vicesegretario della Fimmg di Siena, ricorda alcuni numeri delle vaccinazioni effettuate nella struttura medica a Fontebecci: “Da fine ottobre al 31 dicembre abbiamo effettuato oltre 8 mila vaccinazioni, tra queste circa 4.800 anti-Covid, 3.100 antinfluenzali e anche quelle relative all’antitetanica e contro la meningite. Tutte queste attività sono state effettuate senza intaccare il lavoro di ambulatorio. E’ stata un’enorme opera fisica ed organizzativa. Noi ricordiamo sempre che manca personale nella medicina generale, nelle Usca e nel servizio di continuità assistenziale”.
Gennaro Groppa
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