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Mediobanca, ecco la risposta a Monte dei Paschi: presentata un’offerta di pubblico scambio per Banca Generali

La risposta di Mediobanca all’offensiva di Rocca Salimbeni è di 6,3 miliardi di euro: questo il valore complessivo dell’offerta pubblica di scambio approvato dal cda di piazzetta Cuccia per il 100% di Banca Generali, da pagare interamente con azioni di Generali Assicurazioni, di cui l’istituto è il primo socio con il 13% del capitale.

E questo è il dettaglio chiave che può prendere in contropiede Mps, che con l’operazione per Mediobanca, approvata dai soci lo scorso 17 aprile, guardava proprio alla quota di pregio del colosso assicurativo.

Se la mossa su Banca Generali andasse avanti allora per Rocca Salimbeni non ci sarebbe più quell’elemento di interesse rappresentato dal pacchetto azionario di Piazzetta Cuccia nel Leone di Trieste.

Resta da capire se questa ops di Mediobanca possa violare la passivity rule, cioè se venga intesa come una modifica al proprio perimetro come risposta alla scalata di Monte dei Paschi.

L’istituto milanese prevede che per ogni azione di Banca Generali, che sarà portata in adesione, siano offerte 1,70 azioni di Generali Assicurazioni. Il premio implicito rispetto ai prezzi precedenti all’annuncio è pari all’11,4%.

L’aggregazione, si legge in una nota, consente “l’evoluzione del rapporto tra Mediobanca e Generali che da finanziario si trasforma in una forte partnership industriale”.
L’operazione consente inoltre di trasformare “il gruppo Mediobanca in un leader nel wealth management con attivi in gestione per 210 miliardi, ricavi per 2 miliardi e capacità di crescita per oltre 15 miliardi annui”. Con l’incorporazione di Banca Generali Mediobanca prevede sinergie per 300 milioni. Piazzetta Cuccia stima poi di vedere quadruplicato l’utile netto, a 800 milioni.

L’unione “completa il percorso di trasformazione del gruppo Mediobanca iniziato oltre dieci anni fa quando, alla progressiva vendita del portafoglio partecipazioni, si è affiancato l’avvio delle attività di wealth management e il forte potenziamento di quelle di investment banking e di credito al consumo”, ha affermato l’ad di Mediobanca, Alberto Nagel.

“La creazione di un gruppo di ricavi e utili visibili e ricorrenti è l’obiettivo ultimo che da sempre guida la nostra strategia. Un gruppo solido e profittevole, che eccelle per creazione di valore per tutti gli stakeholder”, ha aggiunto Nagel per il quale con l’operazione “nasce un leader del wealth management, che unendo una comune filosofia di eccellenza e performance, si pone come riferimento nel panorama del sistema finanziario italiano ed europeo”.

 

 

marco crimi

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