La Corte Sportiva di Appello esaminerà il reclamo d’urgenza della società On Sharing Mens Sana Basket 1871 il prossimo 22 marzo alle ore 14 presso la sede federale di via Vitorchiano 113, Roma. Il reclamo è relativo al provvedimento del Giudice Sportivo Nazionale n.1405 di ieri 19 marzo 2019 di esclusione dal campionato di Serie A2. Intanto, però, si addensano nubi sempre più nere sulla società di basket che fa capo alla famiglia Macchi. Si prova a salvare il salvabile, nella consapevolezza che al momento il giudice ha stabilito che il titolo sportivo, cioè l’affiliazione alla Fip, è utilizzabile solo per i campionati a partecipazione libera. Niente serie B o serie C, dunque. La società però deve comunque risolvere le questioni finanziarie, cioè sanare i debiti per poter poi pensare a una nuova iscrizione.
“Una doccia fredda, freddissima la decisione di estromettere la squadra dal campionato – sottolinea Guido Guidarini, presidente dell’associazione Io tifo Mens Sana – i numeri ufficiali li vedremo nei prossimi giorni:sono centinaia di migliaia di euro che mancano. Bisogna capire chi può mettere i soldi. Si tratta di un’operazione di salvataggio difficilissima. Lo dico senza tema di smentite. Prepariamoci anche al peggio. Se Dattile (il nuovo amministratore delegato, che proprio ieri ha annunciato di aver accettato l’incarico, ndr) fallisce prepariamoci al fallimento”. ” Sto facendo quello che fa un amministratore delegato in situazioni come quelle della Mens sana essendo il mio lavoro che è quello di gestire le aziende in crisi – sottolinea lo stesso Massimo Dattile – sto cercando di fare un progetto di risanamento con le disponibilità che potranno essere ricercate dalla proprietà . Ieri c’è stata, dopo che avevo accettato l’incarico propostomi, la batosta della federazione che cambia lo scenario. La situazione è difficoltosa, ben immaginabile. Ho bisogno di un paio di giornate di tempo per capire che tipo di progetto di ristrutturazione è fattibile”.