Non importa il come e il quando, importa invece che la seconda mensa universitaria a Siena sia fatta: in sostanza è così che il Roberto Di Pietra interviene oggi sul delicato dossier che ieri è stato uno dei temi ‘caldi’ dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università per Stranieri.
“C’è esigenza di avere una nuova struttura”, ha detto il rettore dell’altro ateneo cittadino che ha rinnovato la richiesta di un incontro ad Eugenio Giani. Le parole del presidente di Regione Toscana comunque sono piaciute. “La sua è un’apertura sulla possibilità di presa in considerazione del tema. So che questo è un problema che non si risolverà in pochi mesi, ma dobbiamo sforzarci per arrivare ad un risultato”,
ha detto Di Pietra che poi ha dribblato ed è andato oltre il rimpallo delle responsabilità sullo stop alla ristrutturazione dei locali del Dsu in via Bandini. Per il rettore bisogna essere concreti e arrivare ad una soluzione. “Giani – ha continuato – non ha detto di chi è la colpa sul perché di questa mancanza. Dobbiamo mettere da parte le polemiche”.
Di Pietra ha parlato oggi, a margine dell’open day dell’Università di Siena. Erano 3400 le prenotazioni dei ragazzi che hanno voluto partecipare alla giornata di orientamento dell’ateneo.
Il numero è più che raddoppiato in un anno e fa ben sperare sia in termini di iscrizioni che di studenti che vogliono proseguire qui i loro studi dopo la triennale.
“Vediamo che c’è grande riscontro e interesse verso la nostra attività didattica”, ha aggiunto Di Pietra. A fargli eco è Lucia Morbidelli, docente delegata per l’orientamento dell’università, che ricorda “come continua incessante la nostra collaborazioni con gli istituti secondari di Siena, Arezzo e Grosseto”.
Le attività della giornata di orientamento si terranno nelle varie sedi dell’Ateneo a Siena, Arezzo, Grosseto e San Giovanni Valdarno, alcune saranno proposte da remoto.
La giornata si è aperta nelle sedi universitarie fin dal primo mattino. Ai ragazzi sono state date informazioni dettagliate sui 34 corsi di laurea triennale e sui 6 corsi a ciclo unico, oltre ai 38 corsi di laurea magistrale.
Tra le novità per il prossimo anno accademico: il corso di laurea in scienze per la formazione primaria, corso quinquennale a ciclo unico abilitante per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria, ad Arezzo; il corso in Tecnologie per l’ambiente, le costruzioni e il territorio a San Giovanni Valdarno.
Nuova attivazione anche per il corso di laurea magistrale in Chimica per le scienze agroalimentari (post laurea).
MC
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