Questa settimana parleremo di un tema che sta a cuore a molte persone: le allergie primaverili…
La primavera è la stagione della rinascita ma anche quella delle allergie, la causa principale è il polline che trasportato da vento, acqua o insetti, è in grado di percorrere molti chilometri e quando la sua concentrazione nell’atmosfera è elevata, i sintomi, nei soggetti allergici, tendono ad acutizzarsi. Ma il polline non è l’unica causa diretta delle allergie primaverili. Tra le cause inaspettate: gli alcolici (in quanto il consumo di alcool determina la dilatazione dei vasi sanguigni del naso, accentuando la risposta immunitaria del proprio organismo), gli animali domestici, in quanto i nostri cani e gatti dopo essere stati fuori, possono portare in casa pollini e muffe che tendono a depositarsi sul loro pelo.
E’ fondamentale, dunque, tenerli sempre puliti, lontani da letti, divani e cuscini. Anche la frutta, in alcuni casi, può diventare pericolosa: chi è allergico alle Betullacee, tipiche di aprile e maggio, può andare incontro a sintomi allergici mangiando mele, pere o banane; mentre gli allergici alla Parietaria o alle Graminacee devono prestare attenzione a basilico, pisellia, melone e al pomodoro. Inoltre, innaffiate le piante d’appartamento con moderazione poiché anche queste ultime, insospettabili, potrebbero sviluppare muffe e funghi che risvegliano le allergie.
Da una ricerca condotta dal Medical Center dell’Ohio State University, emerge che lo stress può concorrere a innescare i sintomi allergici, a peggiorarli o a rallentare il recupero di chi ne soffre. Contrariamente a quanto si pensa, le piogge favoriscono il distaccamento e la diffusione del polline nell’aria e l’umidità, alleata degli acari, peggiora i sintomi dei soggetti allergici.
Tra i sintomi più comuni di allergie primaverili: naso gocciolante, lacrimazione degli occhi, starnuti, tosse, prurito a occhi e naso, eventuale presenza di occhiaie marcate, arrossamento degli occhi, difficoltà respiratorie e attacchi d’asma.
Come prevenire le allergie primaverili? Evitate di uscire durante le giornate secche e ventose, quando è più alta la concentrazione di pollini, evitate l’areazione degli ambienti durante le ore più calde della giornata, usando, eventualmente, condizionatori d’aria; fate la doccia ogni sera e lavate i capelli quotidianamente per evitare che i granuli pollinici restino intrappolati tra il cuoio capelluto, depositandosi sul cuscino per poi essere inalati. Se dovete effettuare lavori all’aperto, avvaletevi delle apposite mascherine; evitate i viaggi in macchina o in treno con i finestrini aperti, cambiate spesso le lenzuola e le coperte e indossate ogni giorno vestiti puliti. Inoltre, non utilizzate in casa le scarpe con cui avete camminato fuori per evitare di trasportare particelle nell’ambiente domestico; lavate spesso i pavimenti, evitando moquette, tappeti e tendaggi se siete soggetti allergici e consultate il bollettino dei pollini dell’Arpat (ogni regione ha la propria agenzia per la protezione ambientale).
Gabriele Ruffoli
Associazione Meteorologica Senese
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