Michele Pescini (Gaiole in Chianti):”I cambiamenti per il futuro di Gaiole”

Il primo cittadino di Gaiole in Chianti fa il punto sui progetti di ordine turistico-sociale e sui recenti sviluppi del consiglio comunale

Sono tante le novità che recentemente hanno riguardato il comune di Gaiole in Chianti; dalle importanti decisioni prese in consiglio comunale, come la cessazione delle funzioni associate con Castellina e Radda in Chianti, passando per i progetti di integrazione dei migranti e la conseguente collaborazione con Oxfam, fino al rinnovamento del consiglio direttivo della Pro Loco e le iniziative turistiche. Ce ne ha parlato il sindaco Michele Pescini, alla guida di Gaiole dal 2009, che ci ha aggiornato sullo stato di salute del suo territorio.

Michele Pescini

Il Comune si sta impegnando molto per promuovere l’integrazione dei migranti sul proprio territorio. Può dirci di più sui progetti in merito e, nello specifico, sulla collaborazione con Oxfam?
“Per quanto riguarda l’integrazione dei migranti siamo impegnati su più fronti. Innanzitutto, abbiamo aperto sul territorio di Gaiole un centro di accoglienza gestito da una cooperativa di Siena, che ha dato modo ai migranti di collaborare con la comunità di Gaiole in molteplici occasioni. Una di queste è stata l’Eroica, alla quale, l’anno scorso, hanno partecipato in veste di volontari. Inoltre, questi ragazzi hanno avuto tante altre possibilità di entrare in contatto con la comunità; a partire dalle cene alle quali hanno presenziato fino alle attività lavorative in cui sono stati coinvolti. Passando alla collaborazione con Oxfam, è partita con la realizzazione da parte del comune di Gaiole di una mappa di sentieri per l’escursionismo nella Valle del Chianti. Abbiamo tracciato 15 sentieri, fruibili e segnalati sul territorio, accompagnati da indicazioni dettagliate sulle località più famose del territorio; tra questi ce n’è uno intitolato proprio a quest’associazione. Il Sentiero Oxfam, lungo 36 km, si propone, infatti, di creare un parallelo tra il viaggio che i migranti hanno dovuto affrontare e quello dei pellegrini. Oxfam ha voluto simbolicamente ricordare questo percorso attraverso questo sentiero segnalato sulle mappe disponibili l’ufficio turistico o sul sito del comune di Gaiole. A ciò si aggiunge il lavoro svolto da due migranti dell’associazione nell’azienda Badia a Coltibuono durante la vendemmia di quest’anno. La collaborazione con Oxfam ha portato quindi a due importanti progetti, sfociati in altrettanti esempi di integrazione”.
A proposito di iniziative, quali sono gli eventi turistici in programma per il futuro?
“Dal punto di vista turistico, vorrei innanzitutto sottolineare che abbiamo appena rinnovato in maniere sostanziale il consiglio della Pro Loco di Gaiole, all’interno della quale si trova una rappresentanza degli attori sociali più importanti di tutto il territorio; mi riferisco al presidente, Alessandro Ercolani, direttore del Castello di Spaltenna , un albergo cinque stelle con all’interno il ristorante ”Il Pievano”, recentemente insignito di una Stella Michelin. Un’assoluta eccellenza dal punto di vista turistico. Il fatto che ci sia Ercolani a dirigere la Pro Loco è il segnale di quanto interesse ci sia da parte dei rappresentanti del nostro tessuto socio-economico a lavorare insieme ed a fare squadra. Ercolani sarà, infatti, affiancato da altre personalità di spicco, tra cui figurano Emanuela Stucchi Prinetti, proprietaria dell’azienda agricola Coltibuono, Manuele Verdelli dell’azienda Capannelle, Renzo Centri, che rappresenta l’escursionismo, o Giancarlo Brocci, patron dell’Eroica. Con queste premesse ed attraverso un dialogo apertissimo con tutti questi soggetti, stiamo buttando giù le basi della stagione turistica dell’anno prossimo, che prevede tante novità ma anche la conferma ed il perfezionamento di tutti i grandi eventi, quali l’Eroica, l’Eroica in moto, Rural e tanti altri”.
Quali sono i motivi alla base chiusura funzioni associate con Castellina e Radda in Chianti su statistica, Polizia Municipale e Protezione Civile?
“Si vive ormai da anni l’esigenza di una riorganizzazione delle istituzioni, lo dimostra il referendum del 4 dicembre, che concerne proprio una riorganizzazione istituzionale, però di vertice. Oggi, per i comuni che hanno una popolazione che non raggiunge le 5.000 unità, vige l’obbligo o, perlomeno, la necessità di associare tutti i servizi, al fine di razionalizzare e di mettere insieme le loro risorse. Dal canto nostro, abbiamo associato tantissime funzioni, quali l’urbanistica, la polizia municipale, la protezione civile, la statistica, ma i risultati non sono arrivati, dimostrando ampiamente che questo tipo di organizzazione non funziona. Oltre al mancato raggiungimento degli obiettivi, anche i costi che ne conseguivano ci hanno spinto a prendere questa decisione. Lo dimostrano gli investimenti in ambiti importanti, come l’urbanistica, da cui Castellina e Radda hanno scelto di recedere. Io non ho mai avuto una grande fiducia nelle gestioni associate e, ora che ho la conferma del loro mancato funzionamento, credo che sia necessario cessarle”.
Oltre a questa, quali sono state le altre decisioni prese nel Consiglio Comunale dei giorni scorsi?
“Oltre alla chiusura delle gestioni, il Consiglio Comunale ha riguardato il piano di miglioramento per la realizzazione di alcune strutture accessorie alla cantina di Riecine e la bocciatura del progetto di realizzazione di una struttura a servizio di un’azienda agricola, in località Vertine. Noi abbiamo accolto i pareri negativi della Conferenza dei servizi e del Pit, Piano Servizi Territoriali della Toscana, che si è espressa sulla non conformità del progetto. richiede che le strutture a servizio di un’azienda siano realizzate e riunite in un unico luogo. Detto questo, il Comune riconosce l’importanza delle aziende agricole che, grazie al loro lavoro, producono reddito ed occupazione. Non siamo perciò contrari a far sviluppare nel territorio di Gaiole l’attività di qualunque azienda e saremo sempre disponibili a valutare qualsiasi evento o proposta in tal senso, non rifiutandole aprioristicamente e cercando, al tempo stesso di tutelare i nostri valori cardine, l’ambiente ed il paesaggio”.

Giulia Montemaggi

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