La Vecchia Cantina di Montepulciano, società cooperativa fondata 81 anni fa, realtà primaria nel panorama viti-vinicolo locale, con 400 soci e cinque milioni di bottiglie prodotte all’anno appartenenti a varie denominazioni, prima tra tutte il Vino Nobile di Montepulciano DOCG (1.200.000 bottiglie), ha rinnovato i propri amministratori.
All’Assemblea dei Soci, svoltasi domenica 27 gennaio, si è presentata un’unica lista, nata dall’accordo tra le associazioni di categoria CIA, Coldiretti e Unione Agricoltori, che ha raccolto un larghissimo consenso, eleggendo gli undici candidati per il prossimo triennio. A comporre il prossimo consiglio di amministrazione sono stati eletti i soci: Andrea Ciolfi, Andrea Rossi, Claudio Olivieri, Massimiliano Cappelli, Filippo Neri, Alfredo Gepponi per la C.I.A.; Massimo Marconi, Carlo Paolini, Stefano Santiccioli e Rino Fontana per la Coldiretti; Ilaria Chiasserini per Confagricoltura.
Presidente in pectore per il prossimo triennio è Andrea Rossi, Sindaco uscente di Montepulciano, da oltre 30 anni socio della Vecchia Cantina con l’azienda di famiglia. Al termine dello scrutinio, Rossi ha rivolto subito un ringraziamento agli amministratori uscenti: “Ringrazio il Presidente uscente Adriano Ciofini ed il Consiglio di Amministrazione per il lavoro svolto negli ultimi tre anni con grande impegno anche in una fase storica complessa per la cooperativa”.
“Il fatto che dalla compagine societaria sia emersa un’unica lista – ha sottolineato Rossi – dimostra che l’offerta rappresentata da questo nuovo gruppo dirigente sia stata compresa ed apprezzata. L’accordo tra CIA, Coldiretti e Unione Agricoltori è stato l’elemento decisivo per intercettare il consenso di una larghissima maggioranza della base”.
“Ora inizia un nuovo triennio in cui bisognerà sviluppare e continuare a far crescere la cooperativa; la nostra è una realtà – puntualizza Rossi – che ha caratteristiche profondamente diverse da quelle degli altri produttori di Vino Nobile ma che riveste una posizione chiave nell’offerta eno-turistica di Montepulciano e può quindi giocare, con tutte le denominazioni che ha in catalogo, un ruolo cardine per sostenere la crescita del territorio e creare opportunità di lavoro e benessere”.