Non sono emerse criticità nel percorso assistenziale al policlinico senese delle Scotte per la donna di 38 anni, morta il 14 giugno scorso, in seguito a complicazioni sopraggiunte dopo un parto cesareo d’urgenza effettuato il 29 gennaio scorso sempre all’ospedale di Siena dove era ricoverata dalla nascita della sua bambina. E’ quanto rilevato dal pool regionale di esperti, individuato dal Centro regionale gestione rischio clinico (Grc), per un audit sul caso. Secondo quanto spiega la Regione in una nota, da una prima analisi della documentazione disponibile e dalla ricostruzione realizzata con i professionisti dell’Azienda ospedaliero universitaria di Siena, “emerge un quadro clinico da subito complesso affrontato in maniera tempestiva e multidisciplinare dal team aziendale, il cui operato non ha evidenziato criticità nella gestione del percorso clinico assistenziale”. Il lavoro degli esperti – i ginecologi Federico Mecacci e Carlo Bracco, i neonatologi Carlo Dani e Armando Cuttano, e Sara Albolino, responsabile ad interim del Centro Grc e Michela Tanzini referente Toscana sud est per lo stesso Centro – si concluderà con una relazione. La commissione regionale, conclude la nota, “resta, comunque, in attesa delle risultanze dell’autopsia che è in corso di esecuzione”.