“Non so se si può parlare di Rinascimento, ma abbiamo creato le condizioni giuste affinché questo si possa verificare”. Luigi Lovaglio, ceo di Mps, parla del bilancio 2023 della Banca come “punto di svolta” e “passaggio decisivo nei confronti” degli stakeholder.
Nella call con gli analisti Lovaglio evidenzia il “cambiamento” a Rocca Salimbeni dovuto “a persone di talento che hanno lavorato duramente”. Ed intanto gli effetti dei conti si vedono: Mps apre a Piazza Affari e balza del +6,34%.
Mps si aspetta nel 2024 ricavi “in linea con il 2023” e “costi in leggero aumento”, mentre “riteniamo che l’utile ante imposte aumenti rispetto al 2023”, ha proseguito Lovaglio. E continua: “crediamo di essere in grado di distribuirli in modo regolare con un payout del 50% sull’utile ante imposte”. Il ce0 si attende per fine 2024 un Cet 1 “superiore al 18%”. Mps, ha detto ancora, “entra nel 2024 come banca rinnovata e competitiva”.
Ed ancora: “Il 2024 sarà un anno importante per la banca” e “dobbiamo cogliere le opportunità per utilizzare il capitale in eccesso” anche per quanto riguarda “le partnership che abbiamo – dice Lovaglio- .Seguiremo con attenzione ciò che avviene intorno a noi e se si dovessero presentare opportunità le coglieremo”.
E su un’eventuale riduzione della quota del Mef nella Banca, ha chiarito, “è ovvio che non siamo noi a dire cosà farà il governo”.
“Per il momento siamo concentrati sui dividendi ed è un po’ troppo presto adesso per considerare altre opzioni, come ad esempio un buyback. Per noi nella fase attuale la distribuzione dei dividendi è l’opzione preferita”, ha affermato successivamente Lovaglio rispondendo a un analista.
Ed infine sui contenziosi “abbiamo un approccio prudente con accantonamenti adeguati anche allo scenario peggiore” sottolinea il top manager di Rocca Salimbeni ricordando il track record favorevole del 2023: “17 sentenze favorevoli di cui 12 solo per i non performing”.