Monte dei Paschi chiude i primi nove mesi del 2025 con risultati in crescita e lo sguardo già rivolto al 2026. L’utile netto del terzo trimestre si è attestato a 474 milioni di euro, in aumento del 16,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e superiore alle stime degli analisti.
Nei nove mesi l’istituto guidato da Luigi Lovaglio ha registrato un utile lordo di 1,288 miliardi di euro, +17,5% rispetto a dodici mesi fa, e un utile netto di pertinenza della capogruppo di 1,366 miliardi, contro i 1,566 milioni del 2024, che includevano però imposte positive per 470 milioni. Un risultato che conferma la solidità del gruppo e già incorpora i primi effetti della fusione con Mediobanca.
I ricavi complessivi ammontano a 3,054 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con lo scorso anno (+0,5%). Il margine di interesse, pari a 1,638 miliardi, risente del nuovo contesto dei tassi (-7,4%), ma la contrazione è compensata dalla crescita delle commissioni nette (+8,5%, 1,185 miliardi) e dagli altri ricavi della gestione finanziaria (+35%).
Gli oneri operativi si attestano a 1,411 miliardi (+1,4%), con un lieve aumento dovuto al rinnovo del contratto dei bancari. Il risultato operativo netto raggiunge 1,389 miliardi di euro, in miglioramento rispetto agli 1,339 miliardi dello stesso periodo del 2024, con un contributo di 453 milioni solo nel terzo trimestre.
Sul fronte patrimoniale, la raccolta complessiva del gruppo tocca 357,6 miliardi di euro, grazie anche all’ingresso di Mediobanca. Escludendo quest’ultima, la raccolta di Mps resta solida a 204 miliardi, in crescita di 4 miliardi rispetto a giugno. I finanziamenti alla clientela ammontano a 140,7 miliardi, di cui circa 80 miliardi riferiti al perimetro storico del Monte.
I coefficienti di solidità patrimoniale restano ampiamente sopra i requisiti regolamentari: il CET1 ratio fully loaded si attesta al 16,9%, mentre il Total Capital Ratio raggiunge il 19,3%.
Il gruppo annuncia che consoliderà Mediobanca nel conto economico dal quarto trimestre 2025, mentre il nuovo piano industriale sarà presentato nel primo trimestre del 2026. “Nasce una nuova forza competitiva nel settore bancario, con un modello resiliente e diversificato, un elevato livello patrimoniale e una solida posizione di liquidità”, si legge nella nota della banca.