
Via libera dall’assemblea degli azionisti di Monte dei Paschi al bilancio 2024. L’esercizio, che si è chiuso con un utile da 1,951 miliardi di euro e un dividendo pari a 0,86 euro per azione. All’inizio dei lavori era presente il 73,59% del capitale.
Dalla lettura del libro soci si ufficializza che il gruppo Caltagirone detiene il 9,96% dell’istituto, poi le conferme del Mef all’11,7%, Delfin al 9,86%, Banco Bpm al 5% e Anima al 3,99%.
Oggi tra l’altro, nella parte straordinaria della riunione, i soci sono chiamati, a votare sull’aumento di capitale a servizio dell’ops su Mediobanca. La Banca, secondo l’ad Luigi Lovaglio “è più che pronta per guidare un nuovo processo di sviluppo, uno sviluppo industriale che attraverso l’unione delle forze con Mediobanca può creare valore da subito a vantaggio di tutti gli azionisti e stakeholder”.
Il manager lo ha affermato intervenendo nei lavori di questa mattina. Secondo il presidente Nicola Maione Rocca Salimbeni “è un patrimonio del nostro Paese, che ancora di più ha un ruolo strategico nel nostro sistema bancario”.
“Il lavoro di squadra insieme alla perseveranza e alla fiducia nelle proprie capacità sono i valori che hanno permesso di arrivare dove siamo e che dovremo sostenere e amplificare anche in futuro”, ha aggiunto Maione, sottolineando che “quando si lavora tutti insieme per obiettivo un comune si raggiungono risultati straordinaria” e “proprio una condivisione profonda di questi principi, dalla base fino al vertice del nostro istituto, ci aiuterà ad affrontare con successo le sfide che il mercato ci pone di fronte”.
E sempre sull’offerta di pubblico scambio l’Istituto ha reso noto in assemblea che questa “sia già adeguata, e vi è ferma convinzione che questa sia una grande opportunità per gli azionisti di entrambe le entità con un forte profilo accrescitivo sia a livello di utile che di dividendo”. Pertanto “al momento, non sono state assunte decisioni in merito a eventuali incrementi del corrispettivo dell’offerta. Nel caso in cui si dovesse deliberare in tal senso, saranno valutate attentamente le diverse ipotesi e le relative implicazioni, fornendo al mercato la più completa e trasparente informativa al riguardo, come previsto dalla normativa applicabile”.
Non vi è poi “alcun accordo con il gruppo Caltagirone” sul futuro della quota di Generali in caso di successo dell’ops su Mediobanca: è stato ancora riferito.
Sull’operazione è intervenuto anche il presidente di Fondazione Monte dei Paschi Carlo Rossi: “è una coraggiosa innovazione in un panorama spesso omologato qual e’ quello bancario oltre che una grande occasione per la creazione di un terzo polo bancario italiano, indispensabile, a nostro giudizio, in un contesto di necessario consolidamento europeo”, ha affermato il vertice di palazzo Sansedoni, preannunciando il voto favorevole su tutti i punti all’ordine del giorno.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi