Natale: a cosa non si rinuncia e cosa andrà per la maggiore, quale la spesa media nel carrello e nei regali per gli italiani?
Inizia la corsa allo shopping di Natale. Secondo le previsioni, la spesa media sarà invariata rispetto allo scorso. Spese minori per i viaggi, in aumento gli acquisti on line.
Si può rinunciare a tutto, ma non al Natale. Nonostante la crisi, il Natale continua ad essere la festa più amata dagli italiani: al piacere di fare un regalo a chi si ama non si rinuncia. La spesa media complessava si aggirerà intorno ai 600 euro a famiglia, distribuiti, in ordine di priorità, tra regali, viaggi, cibo e divertimenti.
Spesa media stabile rispetto allo scorso anno. È un sondaggio di Confesercenti a fotografare il carrello della spesa degli italiani. In base a questo studio, se da un lato aumentano le famiglie che devono ridurre i costi rispetto all’anno scorso, raggiungendo una spesa media a famiglia intono ai 250 euro, dall’altro aumenta la percentuale di chi riesce a raggiungere una spesa di 800 euro.
Cosa cambia nel carrello della spesa. La voce maggiore di spesa nel carrello degli acquisti degli italiani saranno comunque i regali, distribuiti tra regali ai propri cari o esclusivamente ai bambini. In aumento la scelta di regali utili, con la scelta di prodotti necessari che siano utilizzati durante l’anno: un segno di questo è che i buoni acquisto prepagati saranno uno dei regali più graditi quest’anno. Tra i regali per i bimbi, al primo posto ci sono i giochi didattici, seguiti da libri e giocattoli tecnologici. Riguardo gli adulti, i regali che gli italiani vorrebbero scartare sotto l’albero sono soprattutto capi di abbigliamenti e libri. Al terzo posto i sono i prodotti enogastronomici. Da segnalare, secondo la Coldiretti, l’aumento della scelta del made in Italy, con un’attenzione particolare a quelli provenienti dalle zone terremotate, segno della volontà di aiutare l’economia nazionale e la ripresa di territori fortemente danneggiati. Tra i prodotti tecnologici, esplode la scelta di regalare abbonamenti in streaming, soprattutto a Netflix. Spotify e Apple Music. Aumenta considerevolmente anche lo shopping on line, a discapito dei centri commerciali. Tengono bene invece i negozi di stampo tradizionale e i mercatini natalizi. Negli ultimi posti dei desiderata degli italiani i viaggi, complice la paura provocata dai recenti episodi di terrorismo internazionale.
Cenoni più sobri per le spese natalizie. Voce di spesa importante del carrello di Natale è il cibo, destinato soprattutto alla preparazione dei cenoni. La spesa media secondo l’Adoc si aggirerà intorno ai 200 euro a famiglia, leggermente in calo rispetto allo scorso anno. Questo sia per una volontà di risparmiare, ma anche per la voglia di puntare a prodotti più genuini con la preferenza per il recupero di piatti “poveri” della tradizione. In aumento sarà il consumo dei prodotti di origine italiana, con la scelta di prodotti provenienti dal territorio, e perché no, anche dal mercato rionale.
Alessia Baldassarre