Notte di stelle ai Rinnovati, Ozpetek e Garko per la prima stagionale. L’attore: “Il teatro? Esperienza divina che spero non cambi”

Tra i flash dei fotografi e l’applauso del pubblico nel Cortile del Podestà, Gabriel Garko ha scelto di parlare del teatro come di “un’esperienza divina”, che “non ha nulla a che vedere con il mondo di oggi. Ed è proprio per questo che spero resti”. Le parole dell’attore hanno dato il tono alla serata inaugurale dei Teatri di Siena, dove è iniziata la stagione 2025-2026, diretta da Vincenzo Bocciarelli.

Un debutto scintillante, tra eleganza e cultura, con il red carpet allestito per arrivare al teatro dei Rinnovati: a sfilare insieme al direttore artistico alcuni dei volti più noti dello spettacolo italiano, da Antonio Grosso a Federica Luna Vincenti, da Vanessa Gravina a Ofelia Passaponti, Roberta Beta e Sara Maestri.

“Il teatro è l’unico momento in cui un attore può davvero incontrare il proprio pubblico”, ha aggiunto Garko. “L’unica cosa che posso dire ai giovani che vogliono fare teatro è che è molto più importante costruire una carriera che duri nel tempo, piuttosto che cercare cinque minuti di successo sui social, che non valgono nulla”, ha poi aggiunto. Quindi il passaggio su Siena: “È come essere all’interno di un quadro. Non ero mai stato qui: ho fatto un piccolo giro oggi, ma domani me la visiterò tutta”.

Subito dopo l’ingresso del pubblico, il sipario del Teatro dei Rinnovati si è aperto su “Magnifica presenza” di Ferzan Ozpetek, la commedia che inaugura il “Sipario Rosso”. In scena Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli, Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi e Fabio Zarrella, per una storia che mescola sogno e realtà, ironia e malinconia, amore e illusione.

Il sindaco Nicoletta Fabio, che ha voluto sottolineare l’importanza del progetto: “Mi aspetto che questa stagione piaccia, e non solo. Abbiamo abbonati che vengono anche da fuori Siena. Spero che il pubblico apprezzi le nostre scelte, fatte insieme a Bocciarelli, e che soprattutto i giovani si avvicinino sempre di più al teatro”.

“Questa è la stagione della crescita, della maturità e della consapevolezza dell’importanza del teatro – ha detto invece Bocciarelli –. L’anno scorso il pubblico è stato preso per mano e accompagnato da commedie e musical; quest’anno vogliamo approfondire i testi e i loro significati più profondi. L’albero, simbolo della stagione, rappresenta lo slancio verso il cielo, la conoscenza e la ricchezza dei linguaggi teatrali”.