Un quadro che fa male, ma che non può più essere ignorato: la violenza di genere in Toscana continua a crescere e coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione. È quanto emerge dal nuovo Rapporto regionale, presentato nell’ambito del programma La Toscana delle Donne 2025, che analizza i dati raccolti nel 2024 dai centri e dalle reti antiviolenza.
Le donne che hanno chiesto aiuto sono state 5.670, oltre mille in più rispetto all’anno precedente. 3.533 di loro hanno iniziato un percorso per uscire dalla violenza: il 32% è di origine straniera e il 66% ha figli. Aumentano anche gli accessi al pronto soccorso con codice rosa: 2.701 in un anno, quattrocento in più del 2023.
Nel 2024 la Toscana conta 9 femminicidi e 4 minori rimasti orfani. In forte crescita anche gli uomini che hanno intrapreso un percorso di recupero: 1.155, il doppio rispetto al 2023, per il 71% italiani. Numeri che confermano un’emergenza trasversale, che oggi colpisce anche giovanissimi e anziani, categorie un tempo marginalmente toccate dal fenomeno.
“La Toscana– ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – è all’avanguardia sul tema delle pari opportunità, come dimostrano i molti ruoli dirigenziali di primo piano che ho affidato a donne e come testimonia l’importanza del festival ‘La Toscana delle donne’, che ogni anno evidenzia numerosi aspetti che riguardano la presenza femminile nella società. Tra questi aspetti, purtroppo, dobbiamo evidenziare anche il contrasto alla violenza di genere, attuato sia attraverso iniziative culturali, che direttamente con l’attività dei 25 centri antiviolenza diffusi sul territorio regionale. Questi sono i primi punti cui possono chiedere aiuto le donne vittime di violenza e i loro figli”.
Completano le parole del presidente Giani quelle dell’assessora alle pari opportunità Cristina Manetti, che spiega: “La manifestazione ‘La Toscana delle donne’ è stata concepita proprio per spingere verso un cambiamento necessario. E proprio i numeri che presentiamo oggi ci mostrano quanto esso sia urgente: nel 2024 solo in Toscana 9 donne uccise, 4 minori rimasti orfani, una vera e propria mattanza di donne che deve essere fermata. E l’unica strada che abbiamo per frenare questo fenomeno è l’affermazione dei diritti delle donne. La violenza nasce da piccole rinunce all’autodeterminazione come quella di scegliere un lavoro part-time dopo la maternità oppure non avere un proprio conto corrente per appoggiarsi a quello del compagno. Piccoli segnali specchio di un modo di pensare che dobbiamo cambiare nella nostra cultura. Solo questo percorso potrà rallentare quello che è un fenomeno drammatico del tempo in cui stiamo vivendo”.