Questa mattina suona la prima campanella dell’anno scolastico per oltre 34 mila studenti nella provincia di Siena. Per l’esattezza sono 34.249 le bambine ed i bambini, le ragazze ed i ragazzi che oggi torneranno a fare lezione in presenza. La dad, la didattica a distanza che per un anno e mezzo ha caratterizzato la vita di questi giovani e dei loro insegnanti, è per il momento accantonata. Si torna a scuola, nelle classi, ovviamente nel rispetto delle norme anti-Covid: distanziamento tra persone e banchi, mascherine da indossare e green pass da controllare. Le problematiche relative ai no vax tra il personale docente e quello scolastico sembrano essere a Siena di lieve entità.
Saranno 34.249, dicevamo, gli studenti che oggi vivranno il primo giorno del nuovo anno scolastico: 4.302 frequentano la scuola dell’infanzia, 10.322 le elementari, 6.919 le medie, 12.706 le superiori.
C’è un nuovo provveditore, ad interim: è Michele Mazzola, già provveditore agli studi di Grosseto. Ricoprirà questo incarico fino a quando non verrà individuato il nuovo provveditore. Annarita Marzullo ha infatti lasciato il ruolo dopo appena un anno.
Per una volta si è vissuta un’estate piuttosto tranquilla per quel che riguarda le nomine dei docenti. Quest’anno non si sono verificati ritardi a tal riguardo e questa mattina quasi tutti gli insegnanti saranno già al loro posto, conoscendo la cattedra che è stata loro assegnata. Lo stesso non può invece dirsi per il personale Ata. Così afferma infatti il segretario generale della Flc Cgil di Siena, Anna Cassanelli: “Le nomine a tempo determinato del personale Ata da parte dell’ufficio scolastico provinciale si sono concluse solamente venerdì 10 settembre. Gli assistenti amministrativi si occupano anche delle prese di servizio del personale e di chiamare il personale mancante e i collaboratori scolastici delle pulizie di fondo e igienizzazione dei locali scolastici in vista dell’ingresso dei ragazzi. Non è quindi difficile comprendere le difficoltà in cui si sono trovate le scuole a cui, alla data dell’11 settembre, mancava ancora tutto questo personale Ata”.
Mentre l’organico Covid è stato confermato, ma soltanto fino a dicembre.
“In ogni scuola – sottolinea l’assessore comunale con delega alla scuola Paolo Benini – c’è un referente Covid, che si occupa di prelevare i dati e di informare noi e l’Asl dei casi sospetti”. E ancora: “Posso dire che le figure tecniche, in ogni settore, stanno operando al meglio e scrupolosamente. Tuttavia, anche se al momento sembra tutto a posto, bisogna anche rendersi conto che il rischio zero non esiste”.
A San Quirico d’Orcia, ad esempio, l’amministrazione comunale ha deciso di posticipare l’avvio delle lezioni della scuola primaria a lunedì 20 settembre. Un insegnante è infatti risultato positivo al Covid e altre undici persone, tra colleghi e personale amministrativo, sono stati messi in quarantena. Per precauzione il Comune ha deciso di posticipare il momento in cui suonerà la prima campanella.
Prosegue intanto anche lo sciopero indetto dalla sigla sindacale Anief, che ha già prodotto alcuni risultati. Lunedì, infatti, non hanno aperto le scuole “Mazzini” di Piacenza e “Mazzucchelli” di Chivasso nelle quali il personale Ata ha aderito e non si è presentato al lavoro. Ha spiegato Marcello Pacifico, segretario nazionale dell’Anief: “Protestiamo contro scelte che, a nostro avviso, sono sbagliate e non garantiscono la riapertura in sicurezza delle nostre scuole per tutto l’anno. Chiediamo un’indennità di rischio per il lavoro che si fa con la didattica in presenza, una indennità di sede, una indennità di incarico. Tutte cose che avevamo inserito nel patto per la scuola ma poi il governo, con delle scelte unilaterali, si è discostato da questi accordi, non ultimo l’introduzione di un obbligo di esibizione del green pass che noi continuiamo a denunciare come inutile e discriminatorio”.