Per l’olio nuovo del 2021 la qualità è ottima ma la produzione registrerà un calo del 50% .
A spiegarlo è Coldiretti Siena, nel corso della conferenza stampa convocata al mercato di Campagna Amica con i produttori: “La produzione in Toscana dovrebbe attestarsi intorno ai 80/90 mila quintali contro i 150 mila dello scorso anno, una diminuzione che, nelle stesse percentuali, si registra anche nei 15mila ettari di olivete della nostra provincia – ha detto il direttore Coldiretti Siena, Simone Solfanelli – . Nel territorio senese si stima di avere un prodotto pari a 4mila quintali di olio extravergine di oliva, da 164mila quintali di frutti”.
“La siccità ha influito tantissimo ed anche la gelata tardiva che c’è stata ad aprile e che ha influito sulla fioritura e c’è stata una grossa mancanza di olive. Inoltre c’è stato anche il problema della mosca”, spiega Luca Simoni, dell’azienda San Giorgio a Lapi.
“L’olio e ottimo ma dal punto di vista della produzione ci sono stati problemi dato dall’aspetto climatico e ambientale della stagione estiva-primaverile che si è caratterizzata principalmente per le limitate precipitazioni. Pochissime piogge che hanno compromesso la quantità di produzione”, dice invece Bianca Mascagni della Mascagni Organic Farm e responsabile donne impresa Coldiretti. “L’apporto idrico però, se pur limitato delle poche piogge, ha permesso alla drupa di riprendere vigore dopo il lungo periodo siccitoso” e quindi i frutti sono sani.
Preoccupa anche la possibile nuova invasione delle importazioni di olio straniero sul mercato: “Nell’ultimo anno sono aumentate del 5% superando le 700 milioni di bottiglie su scaffali di supermercati, negozi e discount con allarme sulla qualità del prodotto portato in tavola”, spiega l’associazione in una nota dove viene chiesto al consumatore di diffidare “dei prezzi troppo bassi”, e di guardare “con più attenzione le etichette extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive”.
“Bisogna fare attenzione all’olio estero perché sicuramente lo potreste trovare a prezzi bassi”, afferma Riccardo Losi dell’azienda Querciavalle. Le esportazioni di olio extravergine rappresentano un quarto del valore di prodotti agricoli ed agroalimentari che tutta la Toscana esporta nel mondo con un fatturato di 650 milioni di euro. In aumento dell’1,7% nel periodo gennaio giugno (fonte Istat). In dieci anni le esportazioni sono aumentate del 60% con un trend in continua crescita.
L’iniziativa di oggi pomeriggio non è stato solamente il momento capire lo stato dell’arte della produzione di olio nelle terre di Siena ma anche per tracciare un bilancio dell’iniziativa che Coldiretti Siena porta avanti con Medici senza Frontiere: “Per noi il sostegno della Coldiretti è importante e dà grandi risultati – ha detto Ilaria Federici, operatrice di Medici senza Frontiere. – evidentemente il pubblico che cerca la qualità nell’agroalimentare, sa riconoscere anche le competenze e la validità del lavoro di Medici Senza Frontiere”