In Evidenza

Omicidio Castelnuovo: al vaglio la testimonianza della ragazza. La sua versione non convince

Indagini ancora in corso sul delitto avvento a Castelnuovo Berardenga Scalo nella notte tra il 3 il 4 gennaio e scoperto ieri. Le dichiarazioni della diciassettenne che si è detta responsabile dell’omicidio sono al vaglio dei carabinieri e dovranno essere paragonate alle risultanze dell’autopsia sul pensionato trovato cadavere e completamente nudo all’interno di una casa a ridosso delle fornace Laterizi Arbia.
Nessuno in questo minuscolo manipolo di abitazioni crede al racconto della giovane. Viene da chiedersi il motivo. Qua tutti si conoscono e hanno accettato anche gli stranieri arrrivati recentemente.
La vittima si era integrata e non dava noia a nessuno. L’unico suo difetto, se così possiamo chiamarlo e come raccontano in paese, era mostrare i soldi della pensione una volta che l’aveva riscossa. Infatti a tutti diceva: “guardate quanti soldi ho in tasca. Sono ricco”.
E così tutti sapevano quanto l’uomo guadagnava compreso, forse, colui che l’ha ucciso.
Viene infatti da chiedersi come è possibile che una diciasettenne per quanto forte e prestante, possa essere in grado in un momento dei rabbia, oppure per autodifesa perché molestata possa infliggere sette coltellate ad un uomo adulto alto un metro e ottanta e ancora prestante.
Il pensionato ammazzato abitava nei vecchi uffici della fornace trasformati in appartamenti. In quegli stessi immobili anche se divisi da sottili pareti vi soggiornavano altri stranieri.
Venti anni fa la palazzina oggi teatro di un delitto, ospitava la direzione e le stanze degli impiegati amministrativi e contabili di un’azienda gioiello nel mondo dei laterizi. La creta usata per la realizzazione dei mattoni era di prima qualità tanto che il prodotto veniva portato e usato in tutta Italia, poi la crisi economica che si era abbattuta come un uragano nell’edilizia (e non solo) aveva decretato un’agonia fino al punto che la vecchia direzione era stata trasformata in abitazione e qua viveva e ha trovato la morte l’uomo.
Cosa c’è dietro a questo storia? Spesso in certo Paesi ( e la tradizione che in tanti si portano dietro anche nelle Nazioni dove trovano rifugio) gli sgarri e le molestie alla propria donna o alla figlia vengono punite con una lama. La lama lava il sangue e l’onore, ma la la lama è anche utile per rapinare. Ipotesi che sono ora al vaglio dei carabinieri. Gli investigatori, infatti, stanno vagliando il racconto della ragazza che potrebbe aver coperto qualcuno che ha inflitto quelle coltellate al pensionato e che lei ben conosce e sa anche il motivo dell’aggressione mortale. Un delitto d’onore che sembra avere l’odore del denaro.
Cecilia Marzotti

marco crimi

Share
Published by
marco crimi

Recent Posts

Chiusura stabilimento Beko. Pugliese: “Un brutto colpo. Serve una risposta concreta e immediata”

“La notizia del disimpegno di Beko Europe dal sito produttivo di Siena, purtroppo, non sorprende:…

7 ore ago

Meteo, weekend con freddo e cielo sereno. E sull’Amiata compare la neve

Sul Monte Amiata ieri è comparsa la prima neve. Una spolverata leggera, quasi a ricordarci che…

7 ore ago

Carlomoreno Volpini è il nuovo direttore del Conservatorio Rinaldo Franci

“Quello che sto per ricoprire è un incarico di grande prestigio e responsabilità. Sono orgoglioso…

8 ore ago

Università, Di Pietra all’inaugurazione dell’anno accademico: “Avremo oltre quattromila immatricolati”

"Non accadeva da cinque anni. Quest'anno avremo 4mila immatricolati", dice il rettore dell'Università di Siena…

8 ore ago

Toscana, aperto il bando da 1,6 milioni di euro per gli aggiornamenti di chi fa impresa

Si apre il bando da 1,6 milioni di euro per sostenere l’aggiornamento ed il potenziamento…

8 ore ago

Beko, Giani ai cancelli con i lavoratori: “Salvare il sito di Siena sarà la battaglia di tutta la Toscana”

"Per la Toscana sarà la battaglia del lavoro", assicura Eugenio Giani ai dipendenti dello stabilimento…

9 ore ago