Ergastolo per l’operaio ucraino di 41 anni e 24 anni per la nipote 27enne, accusati dell’omicidio di Annamaria Burrini, avvenuto il 26 settembre del 2022 in un palazzo di Largo Sassetta.
Il presidente della corte Fabio Frangini ha accolto parzialmente le richieste del pm Faina e ha condannato l’uomo all’ergastolo e all’isolamento diurno per 15 giorni, la giovane donna a 24 anni. Questa la decisione della Corte d’assise del tribunale, dopo oltre 7 ore di camera di consiglio: è stata esclusa l’aggravante della premeditazione mentre è stata accolta quella del nesso teleologico. Zio e nipote, lo ricordiamo, erano accusati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, di nesso teleologico (cioè il commettere un reato per coprirne un altro, in questo caso l’omicidio per realizzare la rapina).
Oltre all’interdizione perpetua dei pubblici uffici, i due sono stati condannati anche a 160mila euro di risarcimento per le parti civili oltre a 15mila euro per gli avvocati.